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Corte dei Conti, manca la contabilità analitica nei controlli sugli enti locali

“Dagli esiti del monitoraggio emerge un quadro dei controlli in continua evoluzione, che tradisce difficoltà operative ancora numerose e forti resistenze ‘culturali’ nella loro applicazione. Diffusi ritardi di attuazione si rilevano soprattutto per l’assenza della contabilità analitica, l’inadeguatezza delle tecniche di campionamento, il carente ricorso ad alcuni indicatori e l’insufficienza di direttive”.

E’ quanto emerge dal referto su “I controlli interni degli enti locali”, approvato dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei conti che ha svolto un’indagine su 852 amministrazioni, di cui 747 Comuni sopra i 15mila abitanti e 105 enti di area vasta, tra Province e Città metropolitane, tenuti a inviare la relazione annuale. Gli enti che non hanno adempiuto all’obbligo di trasmissione della relazione annuale sono 28 pari a circa il 3% di quelli presi in esame.

Il dato è in continua diminuzione rispetto agli anni precedenti. Il referto fornisce interessanti indicazioni per le misure da adottare sul versante del controllo e anche per l’attività normativa, partendo da una puntuale ricostruzione delle metodologie di applicazione delle 6 diverse tipologie di controlli interni nell’anno 2017, per coglierne le caratteristiche sostanziali, le prospettive e gli aspetti più problematici.