Voglio farvi una domanda, posso farla? A cosa pensate quando dico bellezza? Ad un bel viso o corpo, ad un bell’oggetto, a qualcosa di materiale o fisico insomma? Sarebbe troppo facile però…
Per me bellezza è svegliarmi all’alba e guardare il mare, è baciare chi amo come se fosse il primo o l’ultimo giorno che posso, è avere tempo, non correre ma fermarmi, guardarmi attorno senza cellulare, respirare profondamente. Chiedermi il perché delle cose, ma anche ridere di gusto, spesso e con entusiasmo, dimenticare per un po’ che il presto che è tardi ci fa affannare senza ragione, riprendere la parte più vera di me, quella trascurata dai doveri e dalle responsabilità, dai pensieri e dalle preoccupazioni e riconnettermi con me stessa almeno per un po’.
Allora cosa è la bellezza? Dovremmo imparare a godere del presente, cioè Carpe Diem. O ascoltare lo scrittore sociologo e filosofo francese, il centenario Edgar Morin, che ha visto e vissuto il tempo di Hitler, le Torri gemelle, la pandemia Covid e molto altro ancora. Morin afferma che il dubbio e la fede hanno segnato la sua lunga vita, chiedendosi ciò che pare scontato e scontato non è mai.
In questa estate afosa e lunga proviamo a tornare un po’ lumache, leggiamo “La lentezza” di Milan Kundera magari in cui scrive che: “Nel nostro mondo l’ozio è diventato inattività, che è tutt’altra cosa: chi è inattivo è frustrato, si annoia…”, ma l’ozio può essere un tempo da dedicare al pensiero, alla lettura, ad un abbraccio. Vi farò alcuni esempi di lentezza utile: passeggiare senza alcuna meta, vagabondare a zonzo per prati e boschi; cucinare divertendosi e rilassandosi ascoltando magari buona musica; fare giardinaggio, cosa che dona calma e tanta soddisfazione; dormire bene a lungo con piacere almeno sette/otto ore; contemplare il cielo e le stelle aiuta a comprendere quanto l’Universo sia immenso e quanto piccoli siamo, ridimensionando aspettative e preoccupazioni. E poi, imparare qualcosa di nuovo, che incuriosisce e allarga la mente, rinvigorendo il nostro cervello come se ci allenassimo in palestra; viaggiare on the road, alla vecchia maniera; chiedersi ogni tanto “Chi sono? Cosa voglio? Dove sto andando?”, prendendoci dieci minuti al giorno di serenità per ricordarci che siamo su questo meraviglioso mondo e stiamo vivendo la nostra imprevedibile vita per evolverci, per imparare che cadiamo per poterci rialzare e per vivere senza paura, con ottimismo.
Perché essere ottimisti è una scelta, tanto ottimisti e pessimisti muoiono allo stesso modo, ma vivono molto diversamente, diceva Shimon Peres premio Nobel per la Pace. Avere entusiasmo, gioia, fiducia nella vita si sceglie ogni giorno, è un impegno costante che ripaga grandemente; accettare che non è rassegnarsi e perdonare… non è una magia, è sempre una scelta. E anche le chiacchiere con gli amici, ridere di gusto, sorridere all’ironia, lasciandosi portare nella leggerezza del momento.
Usiamo bene questo tempo d’estate, usciamo dai soliti giri, schemi, luoghi. Scopriamo il mondo che ci circonda e che spesso non vediamo. Torniamo a sorprenderci come bambini, a meravigliarci del tutto o del niente, a emozionarci senza timore, ad abbandonare per sempre il giudizio. Nella vita nulla accade per caso, sarà un caso che proprio oggi abbia scritto di tutto ciò? Buona estate e buona gioia a tutti!