Pezzi di Pizzo

Cosa vuole dall’Europa la Sicilia?

La domanda non è peregrina. Ci stiamo accingendo a questa tornata elettorale europea/siciliana. I partiti si contano, i candidati pure, le liste non sono ancora definite, si aspettano sorprese da ultimi giorni, un rebus è ancora aperto. Con chi si candida Cuffaro? Ma una cosa è oscura, non ne abbiamo contezza. Ma i siciliani che tentano di andare a Strasburgo, perché ci vanno, cosa chiedono, cosa vogliono per l’isola frontiera dell’Europa? E soprattutto come ci rappresentano, come siamo visti e considerati noi siciliani in Europa?

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Siamo una Regione obbiettivo 1, bisognosa da anni di risorse equiparative, come le abbiamo spese, cosa hanno generato gli investimenti dei contribuenti europei, tra cui gli italiani, l’isola è cambiata, sviluppata, ha diminuito il suo gap dall’Europa e dal resto d’Italia?

E se no, perché no? Ce lo siamo chiesto, se lo sono chiesto i candidati siciliani alle Europee, e quali ricette di cambiamento hanno? Che idea di Europa ha la Sicilia?

Forse mi faccio troppe domande, molte più di quelle che si fanno i candidati, che stanno mettendo cartelloni e stampano facsimili. Sfide interne, vince Falcone o Tamajo, per chi patteggia Schifani, ma Lombardo poi alla fine per chi vota? Orlando si è capito non si candida nel PD, non lo vogliono, e quindi cerca di rubargli consenso. E i contiani quanto conteranno senza RDC? Ma soprattutto che fa Cuffaro? Sembra più una lotteria per una crociera in un posto esotico, che una politica di rappresentanza di comunità ed interessi. Quelli dei siciliani.

Così è se vi pare