L’Agenzia europea dei medicinali ha avviato una revisione continua del trattamento Evusheld, una combinazione di due anticorpi monoclonali sviluppata da AstraZeneca per la prevenzione del Covid-19 negli adulti.
La decisione “si basa sui risultati preliminari di studi clinici, che suggeriscono che il medicinale può aiutare a proteggere dalla malattia”, rende noto Ema.
La pillola antivirale contro il Covid di Merck arriva sulla scrivania della Fda. Ad annunciarlo è l’azienda Usa insieme a Ridgeback Biotherapeutics, con cui è stato sviluppato il farmaco: “Oggi abbiamo presentato una domanda di autorizzazione all’uso di emergenza alla statunitense Fda per il nostro trattamento antivirale orale per Covid-19”, comunicano. Molnupiravir viene proposto per il trattamento di Covid-19 da lieve a moderato negli adulti a rischio di progressione verso forme gravi e ricovero.
Se autorizzato, potrebbe essere il primo farmaco antivirale orale per il trattamento” della malattia causata dal coronavirus Sars-CoV-2, sottolineano in una nota le due aziende, che aggiungono di essere impegnare a lavorare “attivamente con le agenzie regolatorie di tutto il mondo per presentare domande per l’uso di emergenza o l’autorizzazione all’immissione in commercio nei prossimi mesi” per il farmaco.
“L’impatto straordinario di questa pandemia richiede che ci muoviamo con un’urgenza senza precedenti, ed è ciò che i nostri team hanno fatto presentando questa domanda per molnupiravir alla Fda entro 10 giorni dalla ricezione dei dati”, ha affermato Robert M. Davis, Ceo e presidente di Merck. La presentazione alla Fda “è un passo fondamentale verso la disponibilità di molnupiravir per le persone che potrebbero beneficiare di un antivirale orale che può essere assunto a casa poco dopo la diagnosi”, ha aggiunto Wendy Holman, Ceo di Ridgeback Biotherapeutics.
In vista di un potenziale via libera, Merck spiega di aver cominciato a produrre molnupiravir a rischio e di prevedere di arrivare alla produzione di 10 milioni di cicli di trattamento entro fine 2021.