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Costa del mito, l’area archeologica più estesa al mondo

PALERMO – Unire la bellezza di un mare incontaminato con la cultura di un’area archeologica dal valore inestimabile, per offrire ai viaggiatori una esperienza unica al mondo. Questo sarà l’obiettivo della “Costa del mito”, l’area archeologica più estesa al mondo con 150 chilometri di spiagge, presentata dalla Dmo, Destination management organization, della Valle dei Templi in questi giorni ad Agrigento. L’ambizioso progetto, nei termini di strategia e marketing territoriale di lungo periodo, sarà presentato anche alla Bit, la Borsa Internazionale del Turismo di Milano, in programma dal 10 al 12 aprile prossimi.

Si tratta di una scelta che vuole coinvolgere ad ampio raggio chi ama archeologia e natura, storia e paesaggio, creando un percorso, una storia, che unisca territori che permettono di dare una continuità, offrendo allo stesso tempo possibilità di esperienze che spaziano dal culturale all’enogastronomico alla “movida”. Una destinazione unica, che non esiste altrove nel mondo: spiagge dorate e calette deserte, tre parchi archeologici, sei riserve naturali, l’area monumentale archeologica e paesaggistica più grande al mondo.

Cosa comprende la “Costa del mito”

Lungo la fascia costiera centro-meridionale della Sicilia, la “costa del mito” comprende la Valle dei Templi, il parco archeologico e paesaggistico più esteso al mondo, grande 1.300 ettari; poi Selinunte, ricca di monumenti; quindi, Gela, con l’Acropoli e le Mura Timoleontee di Capo Soprano ed Eraclea Minoa con il suo Antiquarium e il Teatro Greco proteso verso il Mar Mediterraneo. Un percorso che si snoda tra le 4 città fondate da coloni greci, con una storia millenaria che trova il proprio compendio nel museo archeologico di Agrigento.

In parallelo, sarà possibile percorrere le strade della storia medievale dell’isola, visitando i “borghi più belli d’Italia”, Sutera e Sambuca di Sicilia, ma anche monumenti e antiquarium fino a un lago denso di misteri nell’affascinante sito di Monte Adranone. I promotori del progetto propongono una vacanza che sia una esperienza per la vita, da ricordare con affetto e raccontare, in un passaparola che richiami sempre più viaggiatori sui lidi siciliani. Oltre alla storia, il percorso si snoda lungo chilometri di dune di sabbia finissima, di suggestive falesie di marna bianca a picco sul mare; si incontra la bianchissima scala dei turchi, e una serie di promontori costituiti dalla stessa pietra con cui furono costruiti i templi.

Al paesaggio e alla storia si aggiunge “La strada degli scrittori”

Alla bellezza paesaggistica e storica, si aggiunge l’esperienza letteraria della cosiddetta “strada degli scrittori”, con i luoghi e i romanzi dei più grandi autori del Novecento, da Pirandello a Verga, da Tomasi da Lampedusa a Bufalino; non mancano nell’offerta i percorsi enogastronomici, che permettono di assaggiare i diversi prodotti tipici della zona, dal vino, all’olio, dal pane ai dolci. In questo contesto ci si potrà abbandonare a momenti di assoluto relax, che non tengono in considerazione soltanto il mare, ma anche i panorami incontaminati della riserva della foce del fiume Platani, la Riserva Naturale di Torre Salsa e tutto quello che è la natura dell’entroterra siciliano.

La bellezza del percorso sta anche nella possibilità, al di là dei luoghi iconici del turismo isolano, di visitare tra le mete meno affollate della Sicilia, in cui l’esperienza degli incontri con persone e realtà, di condivisione di valori e saperi, avviene in modo spontaneo e senza intermediazioni: l’esperienza della conoscenza delle antiche arti della panificazione, dell’intreccio, del ricamo, della pasticceria, della ceramica, del corallo.