ROMA – Dopo i forti ribassi del secondo trimestre (-18,3% l’elettricità e -13,5% il gas), nel terzo trimestre del 2020 per la famiglia tipo in tutela ancora un calo per la bolletta del gas, -6,7%, e un rialzo per la bolletta dell’elettricità, +3,3%, legato ai costi per il funzionamento del sistema. Lo ha reso noto l’Autorità per l’energia e l’ambiente.Per quanto riguarda gli effetti sui consumatori (al lordo tasse), rispetto allo scorso anno la famiglia tipo beneficia di un risparmio complessivo di 212 euro/anno.
Nel dettaglio, per l’elettricità la spesa per la famiglia-tipo (la famiglia tipo ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; per il gas i consumi sono di 1.400 metri cubi annui) nell’anno scorrevole (compreso tra il 1° ottobre 2019 e il 30 settembre 2020) sarà di circa 496 euro, con una variazione del -12,2% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° ottobre 2018 – 30 settembre 2019), corrispondente a un risparmio di circa 69 euro/anno. Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1.006 euro, con una variazione del -12,4% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un risparmio di circa 143 euro/anno.
Il rialzo della bolletta elettrica, in un contesto di mercati all’ingrosso che registrano i primi segnali di ripresa dopo il crollo dei prezzi registrato nel secondo trimestre, è sostanzialmente legato ad un aumento dei costi per il funzionamento ed equilibrio del sistema (costi di dispacciamento). In generale, questi costi tendono ad aumentare nei periodi caratterizzati da bassi consumi in cui è necessaria una maggiore “movimentazione” degli impianti nel mercato per il servizio di dispacciamento. Le misure di contenimento dell’epidemia, riducendo la domanda elettrica, hanno contribuito ad aumentare il fabbisogno di risorse per il dispacciamento. L’Autorità sta comunque completando alcune analisi, nell’ambito delle attività di monitoraggio dei mercati che le competono, al fine di meglio valutare l’aumento di questi costi, anche tenendo conto dell’assetto strutturale del sistema elettrico nazionale.
Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, nell’energia elettrica l’aumento è legato al rialzo della componente materia energia, a sua volta determinato da un aumento del +3,6% della voce di dispacciamento (Pd), controbilanciato da un -0,3% della voce energia (Pe). Invariati gli oneri generali e le tariffe regolate di rete (trasmissione, distribuzione e misura) nonostante la riduzione del gettito dovuta al calo della domanda e l’incremento del peso degli incentivi per le fonti rinnovabili.