“Sebbene la criticità della situazione era apparsa, da diversi giorni, in tutta la sua gravità questa morte ci colpisce forse più delle altre. L’infezione da Sars CoV2 nella variante Delta ha definitivamente destabilizzato il precario equilibrio organico di una paziente che da anni soffriva di una patologia rara e congenita”. Lo ha detto il direttore sanitario dell’azienda ospedaliera Civico, Salvatore Requirez, sulla morte, ieri nel nosocomio di Palermo, della undicenne affetta da Coronavirus ma che soffriva di una rara patologia metabolica.
“La direzione strategica dell’Arnas Civico – aggiunge – è, con sentito cordoglio, vicina ai genitori della piccola che per anni sono stati in prima linea nella difesa dei diritti delle associazioni e dei malati per gli interessi dei quali si battevano. Ma offre anche solidarietà e ringraziamento quanti tra medici, infermieri e operatori sanitari tutti si sono prodigati, in tutti questi anni, nell’assistenza alla piccola, sia a livello ambulatoriale che in reparto di ricovero, divenuta, nel tempo una persona di famiglia”.
“Molti di loro – sottolinea Requirez – domani, chiudendo per sempre la sua cartella clinica, il suo diario ambulatoriale, leggeranno quel nome con commozione. Non sarà facile dimenticarlo. Anche quando quelle carte passeranno in archivio. Perché è il simbolo agghiacciante dell’atrocità di una malattia che non ha pietà di colpire le persone più deboli e indifese”.