Sono ormai oltre 9.000 i pazienti Covid trattati con i monoclonali in Italia. Negli ultimi sette giorni, monitorati dall’Agenzia italiana del farmaco Aifa, dal 3 al 9 settembre, sono state 556 contro le 564 della settimana precedente, per un totale complessivo di 9.021 a partire da marzo scorso, quando questi medicinali sono stati autorizzati in via emergenziale in Italia per persone particolarmente fragili con infezione recente da Sars-CoV-2 e senza sintomi gravi. È quanto emerge dal 23/o report di Aifa sul monitoraggio di questi farmaci.
Dall’inizio del monitoraggio, in numeri assoluti sale al primo posto il Veneto con 1.327 pazienti trattati, la regione con il maggiore utilizzo. Segue il Lazio con 1.266 e Toscana con 1.203, mentre agli ultimi posti ci sono Molise e Provincia autonoma di Bolzano, rispettivamente ferme a quota 14 e 3 pazienti inseriti nel registro.
Nell’ultima settimana, il numero più alto di prescrizioni è stato in Veneto (119 su 3.947 nuovi positivi, circa il 3%). Sono 199 le strutture di 21 Regioni o Province autonome che hanno prescritto queste terapie. Fino ad oggi, la maggior parte dei pazienti trattati (4.238) ha ricevuto la combinazione dei due anticorpi bamlanivimab e etesevimab, seguita da casirivimab-imdevimab (3.960) e bamlanivimab da solo (823, ora non più disponibile in monoterapia).