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Covid, Cts Sicilia, “Sistema zone non funziona, troppi morti”

È ormai quasi un anno che la pandemia galoppa in Italia, seppur con lievi miglioramenti ogni qualvolta entrano in gioco misure anticontagio maggiormente restrittive. Le nuove varianti – assieme all’allentamento delle restrizioni in alcune zone – preoccupano gli esperti. Dopo l’appello di Walter Ricciardi e le dichiarazioni di Sileri, anche Cristoforo Pomara – direttore della medicina legale del Policlinico di Catania e componente del Cts in Sicilia – auspica un lockdown totale.

La necessità condivisa di un lockdown immediato

“Non sono consulente del ministro per la Salute, ma che il sistema non funzioni credo sia manifesto a tutti: lo testimoniano il numero dei decessi. L’ho sempre dichiarato”. Lo dice il professore Cristoforo Pomara, direttore della medicina legale del Policlinico di Catania e componente del Comitato tecnico scientifico per l’emergenza Covid in Sicilia, che fa eco alle parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro, il quale ha affermato all’ANSA che è “urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus SarsCov2: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali, ma di durata limitata”.

“Con altrettanta franchezza, però, va detto – osserva Pomara – che il sistema di varianti cromatiche è un evidente compromesso che va bene alla popolazione e come tale si traduce in una scelta politica. Io sono sempre stato e resto dell’idea che sarebbe stato più utile a tutti chiudere tutto anche per breve tempo già da ottobre per azzerare la curva e provare a riprendere a vivere. Vedremo che effetto sortiranno gli auspici di Ricciardi. Inoltre – conclude – se prendono il sopravvento le varianti del virus si rischia di vanificare perfino la campagna vaccinale in Italia e in Europa: ne vale la pena?”.