Istruzione

Covid, da domani in Sicilia scuole chiuse in 12 comuni, ecco dove

Con il nuovo Dpcm di Draghi e la situazione instabile dei contagi le scuole si apprestano a cambiare ancora, tra lezioni in presenza – sempre meno – e didattica a distanza, con governatori e sindaci che hanno approntato specifiche ordinanze rendendo molto variegata la situazione sul territorio.

In base al report dell’assessorato alla Salute sono stati superati i 250 casi positivi al Covid su 100mila abitanti in 12 Comuni.

Lo stop alle lezioni riguarda Caccamo, San Cipirello e San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo; Castell’Umberto, Cesarò, Fondachelli Fantina e San Teodoro, nel Messinese; Licodia Eubea e Santa Maria di Licodia, nel Catanese; Montedoro, Riesi e Villalba, in provincia di Caltanissetta.

In Sicilia, su 675.570 alunni i positivi da contagio Covid sono 1.317 pari a un tasso dello 0,19%.

La percentuale più alta si registra nella scuola secondaria di primo grado, dove su 142.316 alunni, i positivi sono 346, pari allo 0,24%; segue la scuola primaria con 433 su 207.209, pari allo 0,21%, poi la secondaria di secondo grado con 436 positivi su 227.772 (0,19%); infine, l’infanzia con 102 positivi su 98.273, 0,10%. I dati sono fissati all’1 marzo e stati analizzati e forniti dall’Ufficio scolastico regionale della Sicilia che ha rilevato 799 scuole dell’Isola pari al 96%. I docenti positivi all’1 marzo sono 274 su un totale di 83.089, lo 0,33%, mentre tra il personale Ata sono 65 su 21.249, lo 0,31%.

Ricordiamo che dallo scorso primo marzo è consentita in Sicilia l’ammissione in presenza fino al 75% dell’utenza studentesca negli istituti secondari di secondo grado.

Lo ha scritto Roberto Lagalla, assessore regionale dell’Istruzione, in una circolare di alcuni giorni fa, inviata ai dirigenti scolastici tramite l’ufficio scolastico regionale, alle città metropolitane e ai liberi consorzi (ex province) tramite Anci Sicilia.

“Non rilevano ai fini della determinazione della predetta percentuale – si legge nella circolare – i portatori di disabilità e di bisogni educativi speciali ai quali deve essere assicurato il quotidiano regolare accesso alle lezioni. Ai dirigenti scolastici è attribuita, sulla base delle specifiche situazioni di istituto, territoriali e di contesto, la facoltà di applicazione della presente autorizzazione ovvero la possibilità di disporre il graduale raggiungimento della consentita percentuale massima”.

Nella Regione Siciliana non tutti gli istituti superiori per varie ragioni sono riusciti ad organizzare la didattica al 75% e molti si sono fermati al 50%.