Tutta Italia in zona bianca da oggi e stop all’obbligo della mascherina all’aperto, con la parziale eccezione della Campania.
Dopo una giornata con 782 contagi e con il tasso di positività allo 0,56%, l’Italia impegnata nella lotta al covid – e attenta in particolare agli sviluppi della variante Delta – compie un altro passo verso la normalità, anche se la prospettiva di zone rosse locali per arginare eventuali emergenze non va scartata.
Da oggi, in ogni caso, nuova fase: la promozione della Valle d’Aosta -unica regione fino a ieri ancora in zona gialla- colora di bianco tutto il Paese.
Il commissario straordinario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo si è detto “assolutamente convinto” che a fine settembre si raggiungerà l’immunità di gregge, con l’80% dei vaccinabili immunizzati.
In Lombardia un Rave party no mask
Gli scienziati avvertono però che contro la variante Delta – per oggi sono attesi i dati del monitoraggio dell’Iss – bisogna mantenere le cautele.
Ma in Lombardia continuano a essere registrati comportamenti scorretti: un rave party senza mascherina si è svolto ieri a Maleo, paese del lodigiano dove è stato individuato un focolaio di variante Delta. E sono scattate le denunce.
Niente più mascherine all’aperto
Niente coprifuoco e regole più soft, in particolare per quanto riguarda i ristoranti: niente limiti alle presenze ai tavoli all’aperto, massimo sei persone – se non conviventi – al chiuso.
La vera novità è rappresentata dallo stop all’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto.
In caso di pericolo, reintrodotte misure
“Il monitoraggio ci consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure”, ha spiegato il professor Silvio Brusaferro, segretario del Cts, rispondendo a una domanda di Repubblica sull’ipotesi di reintroduzione dell’obbligo.
La mascherina va portata con sé
L’ordinanza firmata dal ministro Roberto Speranza, d’altra parte, fissa criteri che non prevedono di accantonare completamente il dispositivo: la mascherina va portata con sé.
E anche all’aperti, come ha evidenziato il Cts, vanno utilizzate se si creano le condizioni per un assembramento nei mercati, nelle fiere, nelle code.
La protezione è fortemente raccomandata per soggetti fragili e immunodepressi e a coloro che stanno loro accanto.
L’obbligo di mascherina, inoltre, rimane sui mezzi pubblici e negli ambienti sanitari, secondo i protocolli in vigore.
Mascherine via per il miglioramento dei dati
“I sistemi di monitoraggio – ha sottolineato Brusaferro – guardano incidenza, trasmissibilità e cioè l’Rt e circolazione delle varianti. I primi due soprattutto sono indicatori di come si muove l’epidemia. Il report di venerdì scorso ci ha detto che per ora la situazione permette di togliere le mascherine. Abbiamo solo undici casi per 100mila abitanti in sette giorni a livello nazionale”.
Le eccezioni al quadro nazionale
Nel quadro nazionale, sono comunque presenti eccezioni.
A Norcia, per esempio, mascherine all’aperto obbligatorie fino al quattro luglio.
Ieri sera il sindaco del Comune umbro, Nicola Alemanno, ha firmato il provvedimento con cui si proroga per sette giorni l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto. La misura è stata adottata su richiesta del Commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo poiché l’incidenza dei casi settimanali è superiore a duecento su 100.000 abitanti ma nessuno legato alla variante delta.
La scelta è stata adottata anche perché in questa settimana sarà completata la campagna vaccinale.
Ordinanza ad hoc anche in Campania: mascherina obbligatoria fino al 31 luglio nei centri urbani, nelle piazze, sul lungomare, come prevede il provvedimento firmato dal governatore Vincenzo De Luca.
De Luca, ordinanza più restrittiva
L’uso della mascherina all’aperto “resta obbligatorio in ogni luogo non isolato, ad esempio nei centri urbani, nelle piazze, sui lungomare nelle ore e situazioni di affollamento, nonché nelle file, code, mercati o fiere ed altri eventi, anche all’aperto, nonché nei contesti di trasporto pubblico all’aperto quali traghetti, battelli e navi”.
“In conformità a quanto previsto dall’ordinanza del ministro della Salute 22 giugno 2021 – si legge ancora nell’ordinanza campana – l’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, anche all’esterno, resta fermo, tra l’altro, in ogni situazione in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o quando si configurino assembramenti o affollamenti”.
Sicilia, il tasso di positività risale
In Sicilia, intanto, secondo il bollettino di ieri, il tasso di positività è risalito.
Sono 111 i nuovi contagi su 4.520 tamponi processati e il tasso di positività è del 2,5%. Anche sabato eran stati 111, ma con oltre 13000 tamponi e un tasso di positività dello 0,8%.
Per quanto riguarda le provincie, il maggior numero di contagi è stato registrato a Catania, con 37, seguita da Caltanissetta, con 29 e Agrigento con 20. Nessun caso a Enna.