La Sicilia, da oggi, dopo quasi sei settimane di “giallo” torna bianca come il resto d’Italia.
L’annuncio è stato dato ieri sera su Facebook dal ministro della Salute Roberto Speranza: “Ho appena firmato l’ordinanza che riporta la Sicilia in area bianca”.
La notizia, peraltro, era stata anticipata ieri proprio da Speranza all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che ne aveva parlato nella conferenza stampa di presentazione del nuovo bollettino settimanale sull’andamento della pandemia nell’Isola.
Ma il passaggio in zona bianca coincide con due notizie non troppo confortanti. La prima è che, con 469 nuovi casi, la Sicilia è tornata al primo posto in Italia per numero di contagi (al secondo posto con 338 c’è il Veneto).
La seconda è quella che il Comune di Mascalucia, in provincia di Catania, da domenica prossima, dieci ottobre, sarà “zona arancione”.
Lo prevede l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Nello Musumeci, su proposta del dipartimento regionale Asoe.
Nel Comune etneo, le misure restrittive anti Covid, a causa dell’alto numero di positivi in rapporto ai vaccinati, saranno in vigore fino a mercoledì venti ottobre.
Intanto il Comune di Francofonte, in provincia di Siracusa, continua a essere l’unica “zona arancione” in Sicilia. Sempre ieri sera Musumeci, ha infatti firmato un’ordinanza che conferma la proroga di una settimana, fino a mercoledì 13 ottobre compreso, delle misure di contenimento antiCovid nel Comune, così come richiesto dal Dasoe.
Nel Messinese 21 Comuni rischiano la zona rossa
In provincia di Messina, poi, ci sono ben ventuno Comuni che rischiano di diventare zona rossa se entro il 15 ottobre non avranno raggiunto l’obiettivo minimo fissato dal commissario nazionale per l’emergenza Covid-19, del 75% di immunizzazioni.
“Ho inviato – ha detto il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina, Bernardo Alagna – una lettera ai sindaci di questi Comuni per invitarli a portare avanti insieme all’ufficio emergenza Covid e all’Asp di Messina tutte le iniziative possibili, oltre a quelle già in atto, per incentivare le vaccinazioni”.
I paesi peloritani interessati sono Valdina, Tortorici, Scaletta Zanclea, Savoca, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa Riva, Rometta, San Filippo del Mela, Pace del Mela, Lipari, Leni, Itala, Giardini Naxos, Gaggi, Furnari, Furci Siculo, Fiumedinisi, Castelmola, Casalvecchio Siculo, Alì Terme ed Alì.