Istruzione

Scuola, 6 milioni di studenti in Dad, rischi anche a Palermo

Da lunedì 8 marzo oltre 6 milioni di studenti potrebbero seguire le lezioni da casa, se i governatori regionali disporranno la sospensione delle attività in presenza dove vi siano più di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti. E’ la conseguenza di quanto disposto dal nuovo Dpcm in vigore dal prossimo 6 marzo.

Oltre le zone rosse già presenti in Sicilia (San Giuseppe Jato e San Giuseppe), anche il resto del Palermitano è “attenzionato”, visto che ieri ci sono stati ben 293 contagi su 566 complessivi. Essendo in zona gialla, comunque, la decisione spetterebbe al Governatore Musumeci, e non a Roma.

La proiezione del numero di alunni costretti alla didattica a distanza, la fa la rivista specializzata Tuttoscuola e potrebbe portare quindi a un raddoppio rispetto agli oltre 3 milioni di alunni che dallo scorso 1° marzo risultano in DaD. 

“La scuola non chiude, non ha mai chiuso. Gli insegnanti sono sempre stati presenti”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, a Rainews24. “La parola Dad non mi piace, non è didattica a distanza ma di avvicinamento e la facciamo solo in situazioni estreme. Ora dobbiamo passare la piena” dell’emergenza.

“Abbiamo provato a tenere aperte le scuole ovunque sia possibile, non esiste divisione tra chi le vorrebbe aperte e chi chiuse. Sono un servizio essenziale, se viene tolto è una perdita per ragazzi e per le famiglie. Non ho condiviso molte cose della ministra Azzolina, ma ho apprezzato il suo sforzo per tenerle aperte più possibile”. Così la ministra degli Affari regionali Mariastella Gelmini in Commissione parlamentare.