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Covid, dal Tribunale di Agrigento vademecum per uscire da crisi finanziaria

L’attuale situazione di emergenza sanitaria ha aggravato il tema della perdita di reddito dei singoli cittadini ed è aumentata l’incapacità di far fronte ai propri impegni economici e finanziari.

Con particolare riferimento al territorio agrigentino, i dati diffusi dall’Istat destano forte preoccupazione: sono molte ormai le persone e le piccole imprese che, in un contesto socio economico tra i più poveri d’Italia, già caratterizzato da un reddito pro capite più basso rispetto alla media delle altre regioni del sud Italia, si ritrovano progressivamente sempre più indebitati.

Nonostante il legislatore abbia introdotto da tempo la procedura della composizione della crisi da “sovraindebitamento” (procedura specifica per quei soggetti che hanno contratto debiti e che non possono ricorrere alle procedure previste dalla legge fallimentare), tuttavia, il ricorso a tale procedura è rimasto poco diffuso.

Il Tribunale di Agrigento, sotto il coordinamento del Dirigente Amministrativo, Rosanna Grisafi, ha aderito al progetto “La capacitazione istituzionale dei Distretti Giudicanti della Regione Siciliana” nell’ambito del quale è stato avviato il cantiere “sovraindebitamento”.

Nell’ambito del progetto, che si propone di far conoscere ai cittadini gli strumenti giuridici presenti nell’ordinamento che consentono di gestire e risolvere le situazioni di crisi debitorie, è stato predisposto – in collaborazione con la Regione Siciliana, Dipartimento Istruzione e Formazione Professionale e FormezPA – un vademecum rivolto ai cittadini e agli altri soggetti destinatari della normativa per la gestione di queste situazioni di crisi definite “sovraindebitamento”.

“Il vademecum – spiega il Presidente del Tribunale, Pietro Falcone – è stato pensato ed elaborato con l’intento di semplificare e rendere il più possibile accessibile la comprensione delle procedure normative e delle soluzioni offerte dal legislatore. In tal modo vogliamo anche favorire un più consapevole avvicinamento alle figure professionali di riferimento, superando anche possibili reticenze ad affrontare un nuovo modo di gestione della propria dimensione economica”.

Nella stesura del vademecum si è rivelata preziosa la collaborazione degli Organismi di Composizione della Crisi presenti nel territorio, per legge deputati ad accogliere il soggetto “sovraindebitato”, che hanno effettuato una prima analisi della situazione debitoria e suggerito la soluzione più consona alla sua condizione e alle sue risorse.

“L’auspicio – afferma il giudice Silvia Capitano, referente del progetto – è di poter offrire un valido strumento per sfruttare le potenzialità della legge e intervenire tempestivamente nelle situazioni di disagio e sofferenza, con la dedizione dei vari operatori chiamati ad occuparsi della materia”.

A breve si terrà un webinar che costituirà un momento di incontro tra i professionisti e i rappresentanti dei centri di interesse sul territorio rivolto alla cittadinanza. L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza sulla rilevanza del progetto per il territorio interessato, evidenziando l’importanza del tema ed invitando alla lettura e diffusione del vademecum che sarà pubblicato sul sito internet del Tribunale.