Forse finalmente ci siamo. I nuovi casi in Sicilia, tra il 30 e il 31 marzo, sono 1673.
«In riferimento ai dati da noi comunicati oggi alla Protezione civile, e poi pubblicati dalla piattaforma del Ministero della Salute – Istituto di Sanità, si precisa che i nuovi positivi registrati in Sicilia relativamente alle giornate del 30 e 31 marzo sono 1673, per una media di 837 casi giornalieri, dunque in linea con quelli comunicati nei giorni scorsi. Il dato trasferito erroneamente in precedenza, per la pubblicazione sulla piattaforma, faceva invece riferimento al totale dei tamponi positivi inclusi quelli di conferma, cioè comprendente i positivi già rilevati. Quanto sopra è stato già comunicato al Ministero che, nella giornata di domani, ci consentirà di accedere alla piattaforma per rettificare il dato in questione».
Lo precisa in una nota di rettifica il dirigente generale del Dasoe, assessorato regionale alla Salute, Mario La Rocca.
Lunedì il numero comunicato dalla Regione era di 799 nuovi positivi giornalieri, mentre il tasso era fermo al 3,4%. Le vittime sono 21 negli ultimi due giorni; 4.628 dall’inizio della pandemia sempre in base al conteggio “ufficiale”.
Il numero degli attuali positivi è di 19.920, con 2.503 casi in più rispetto a due giorni fa, mentre i guariti sono 380. Negli ospedali i ricoverati sono 1.031, 22 in più rispetto a due giorni fa; quelli nelle terapie intensive 140, sette in più. La distribuzione dei contagi vede ancora una volta la provincia di Palermo largamente in testa con 1.133 nuovi casi, il doppio rispetto a Catania.
E proprio due comuni dell’hinterland palermitano, Partinico e Borgetto, hanno chiesto al presidente della Regione Nello Musumeci l’istituzione della zona rossa per almeno 15 giorni. La richiesta è stata avanzata dalla struttura commissariale che regge l’amministrazione a Partinico e dal sindaco di Borgetto Luigi Garofalo.
“Abbiamo avuto un aumento esponenziale dei casi dice il sindaco Garofalo che è anche medico – Sono 200 i positivi a Partinico e 40 a Borgetto, che sono comuni limitrofi. Sono dati di due giorni fa. I casi sono aumentati, secondo le voci che circolano nei paesi per alcuni comportamenti censurabili da parte dei cittadini. Si parla di feste e incontri o scampagnate”. Adesso sarà la Regione che nelle prossime ore potrebbe emanare il provvedimento restrittivo che in questo momento riguarda altri 16 comuni siciliani,