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Covid e riaperture, il parere dell’infettivologo Iacobello

Riapertura delle attività commerciali, riprese degli eventi culturali, dai cinema ai concerti, mentre progredisce, in maniera variegata a seconda delle Regioni coinvolte, la campagna vaccinale Anti Covid 19.

L’Italia e il mondo intero stanno assistendo a una nuova fortunata, e guadagnata, coloritura di Giallo e Bianco, alle porte di un’estate che, rispetto a quella del 2020, porta con sé l’antidoto al Virus che ha flagellato il Pianeta: il Vaccino.

Cosa dobbiamo attenderci dal progressivo ritorno alla normalità, in primo luogo dalla possibilità di cenare al chiuso in vigore dal primo Giugno  scorso? Quale ruolo avranno i vaccini nella sicurezza globale?

Abbiamo interpellato al riguardo il Dottor Carmelo Iacobello, medico infettivologo e componente del Consiglio Direttivo Nazionale della Simit, Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali.

Dottore Iacobello, una maggiore libertà deve preoccuparci secondo il suo parere?

“Reputo che dovremmo stare sereni durante le cene o i pranzi al chiuso, se manteniamo le regole di distanziamento, in particolare l’igienizzazione delle mani- apre Iacobello – Soprattutto all’aperto, certamente, la paura diminuisce, in ogni caso il fine è la ripartenza del turismo, di cui vive la nostra Isola. Incentivare il turismo è importante, inoltre reputo negativo, per il turismo e per i contagi stessi, il coprifuoco. Con l’ansia di dover rientrare alle 22 o 23, diventano infatti più probabili gli assembramenti nei locali, quindi meglio abolirlo. Non dimentichiamo che la tranquillità di cui parlo ha un garante ben preciso che si chiama Vaccino Anticovid 19”.

In tema di vaccini, in che modo essi ci proteggeranno? Evidenzia problematiche da risolvere?

“Il problema più grave credo sia la reticenza dei caregivers a far vaccinare i genitori anziani. Niente di più sbagliato, anche la diffidenza verso Astrazeneca è eccessiva. Bisogna vaccinarsi, inclusi gli under 40, il popolo dei concerti in riapertura per antonomasia”.

Vaccinazione di massa, crede si potrà stare ragionevolmente sereni al rientro dalle vacanze? Avremo già raggiunto l’immunità di gregge?

“Prevedo un’estate senza picchi di contagi, forse qualche recrudescenza a Ottobre, ma il 2021 è indubbiamente l’anno d’oro dei vaccini. Vacciniamoci in massa, non è sicuramente un bel traguardo per la Sicilia essere in ritardo su questo fronte rispetto al Nord Italia. Immunità di gregge o meno, su questo non le so dire né una data precisa né se verrà realmente raggiunta, l’essenziale è vaccinare anche gli under 40, in maniera consistente”.

Attività che riaprono, grande euforia, sembra impossibile evitare di abbracciarci, come gestire questo fermento?

“Guardi, reputo il salutarsi con il gomito alquanto imbarazzante, mi auguro che gli abbracci ritornino al più presto come normale approccio umano, a parte le comuni strette di mano. Ribadisco, un obiettivo raggiungibile in sicurezza in seguito al vaccino di massa, quindi vacciniamoci presto e in tanti” conclude Iacobello.

Vaccinazioni, ritorno alla socialità, a un’umanità latente: c’è da chiedersi quanto questa storia influenzerà la vita concreta delle persone. Sta di fatto che adesso è il momento della Ripartenza, grazie ai Vaccini che ci insegnano ancora di essere la Strada Maestra contro la malattia. Questa pandemia, stiamone certi, un giorno, avrà terminato di incutere timori, anche se probabilmente resterà una macchia indelebile nella memoria collettiva.

Angela Ganci