Istruzione

Covid e scuola, a casa solo gli alunni sintomatici

Superare il sistema dei colori e semplificare le regole per la scuola. E’ quanto chiedono le Regioni al governo. “Guardare al futuro e procedere rapidamente verso una normalizzazione della situazione che consenta una ripresa più ordinata e il rilancio del nostro Paese. Questi gli obiettivi che ci siamo posti oggi e che sono la base di una posizione che i Presidenti delle Regioni hanno condiviso in modo unanime”, ha dichiarato oggi Massimiliano Fedriga, Presidente della Conferenza delle Regioni, dopo una riunione a Roma con i presidenti di Regione.

Superare definitivamente il sistema a colori delle zone di rischio assieme all’esigenza che la sorveglianza sanitaria sia riservata ai sintomatici rappresentano i caposaldi di un documento che sarà inviato al Governo e che sarà una piattaforma imprescindibile per il futuro confronto fra l’esecutivo e le Regioni. Va poi semplificata la sorveglianza nelle scuole, sottolineano le Regioni precisando che “sotto questo profilo per non interrompere continuamente l’attività didattica in presenza è opportuno tenere in isolamento solo gli studenti positivi sintomatici”.

Le parole

“Abbiamo chiesto modifiche per quanto riguarda le scuole nell’ottica di semplificare il sistema, che deve funzionare in modo semplice: i sintomatici stanno a casa, tutti gli altri continuano con la loro vita, specie se vaccinati”, ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti dopo la riunione. “Oggi abbiamo ribadito che il sistema del conteggio dei malati Covid, che tiene conto anche di coloro che risultano positivi ma ricoverati per altre patologie, come il sistema dei colori delle regioni quello del sistema del tracciamento sono tutte cose che appartengono al passato: non sono più coerenti con la situazione della pandemia oggi e pertanto vanno modificate e vanno modificate in fretta”.

Le Regioni

“Oggi le Regioni hanno preso una posizione forte rispetto alla situazione del Covid. Bisogna cambiare approccio di fronte a un cambio totale di scenario. E’ in corso di predisposizione un documento da inviare al Ministro Speranza”, ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. “Bisogna applicare – ha proseguito Zaia – le direttive dell’Ecdc europeo, e quindi pensare di concentrarci solo sui soggetti sintomatici rispetto alle regole da seguire e di togliere la suddivisone della Regioni in colori, naturalmente mantenendo il monitoraggio sull’andamento dei posti letto in area medica e in terapia intensiva”.

“Rispetto alle scuole bisogna fare in modo che vadano in isolamento solo i ragazzi positivi sintomatici e che gli altri restino a scuola”, ha aggiunto il Presidente del Veneto. “Il principio generale – ha concluso Zaia – è quello della semplificazione dell’approccio prendendo atto della mutata realtà, che ci dice, ad esempio, che il contact tracing è saltato, perché con 20.000 positivi al giorno in una Regione ci sono 200.000 persone da contattare. E’ evidente che il modello attuale non funziona, come si è visto con il caos tamponi che non ha assolutamente risolto il problema”.