Oggi la festa di Sant’Agata a Catania vissuta – per forza di cose (leggasi Coronavirus) – in tono minore. Nonostante la giornata primaverile e la voglia di riabbracciare la Santa Patrona, i cittadini sin dalle prime ore del giorno si sono riversati in centro per guardare da lontano la “casa” di Agata, la Cattedrale. Piazza Duomo blindata e transennata. In molti sono rimasti oltre le transenne per dire una preghiera. Poca voglia di parlare. Si fa di necessità virtù e si vive la festa in modo più intimo.
“Non dobbiamo mai avere paura, neppure per la pandemia” da Covid perché “Dio è sempre un Padre che si prende cura di noi, suoi figli”. Queste le parole dell‘arcivescovo di Catania, Salvatore Gristina, nell’omelia del solenne Pontificale in onore della Patrona Sant’Agata, celebrato in una Cattedrale chiusa e senza la presenza di fedeli.
A rappresentare la città era presente soltanto il sindaco Salvo Pogliese. Mons. Gristina ha parlato anche dell'”emergenza educativa” e, citando come esempio i Santi e i Martiri, ha sottolineato che è “dovuta innanzitutto da essere gli adulti un punto di riferimento” per i giovani.
L’arcivescovo di Catania ha inviato tutti i cristiani a emulare Sant’Agata stando “vicini alle persone che soffrono”.