Sanità

Covid, scoperto gene che rende virus letale, ecco perché pazienti si aggravano

Identificato un gene sul cromosoma 3 che raddoppia il rischio di sviluppare complicazioni gravi in caso di contagio da Covid-19. Ecco perché alcuni soggetti hanno un rischio maggiore di morire di coronavirus.

LZTFL1, il “gene killer” presente soprattutto tra asiatici

Si chiama LZTFL1 ed è presente sulla regione 3p21.31 del cromosoma 3. Chi lo possiede potrebbe essere colpito in modo letale dal coronavirus, a prescindere dall’età anagrafica e dalle patologie pregresse. A farne scoperta è un team di ricerca internazionale guidato da scienziati britannici del Weatherall Institute of Molecular Medicine dell’Università di Oxford, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del Wellcome Centre for Human Genetics, della Nuffield Division of Clinical Laboratory Sciences dell’Università Radcliffe di Oxford, del Consorzio COvid-19 Multi-omics Blood ATlas (COMBAT), del Centro di ricerca medica applicata dell’Università di Navarra (Spagna) e di altri istituti. Gli scienziati, coordinati dai professori James Davies e Jim Hughes, si sono avvalsi dell’ausilio dell’intelligenza artificiale.

La variazione del “gene killer” sarebbe presente nel 60% delle persone di origine asiatica, nel 15% degli europei bianchi e nel 2% dei neri. Percentuali che, in minima parte, spiegherebbero il motivo per cui alcuni Paesi sarebbero più colpiti di altri. Alla componente genetica si affiancano infatti altri fattori rischio: l’indice economico della comunità di appartenenza e la possibile difficoltà nel ricevere farmaci e cure mediche; patologie pregresse; etc.

Chi presenta questo gene è tra i soggetti che beneficiano, più di altri, dei vantaggi della vaccinazione.