Sanità

Covid, Greco: “studio su Centaurus svolta importante in lotta a virus”

Lo studio del Karolinska Institutet svedese sulla sottovariante BA.2.75, ribattezzata Centaurus, “rappresenta una svolta importante nella lotta contro il Covid“, perché “ci dà un segnale molto importante” ovvero “che queste sottovarianti di Omicron 5 non aggiungono un rischio ulteriore alla resistenza ai vaccini riguardo alle varianti madri’” di Sar-Cov-2 e “ci dice che ormai questo virus, con tutte le sue future varianti, troverà sempre meno terreno per diventare invasivo e infettare ‘a piede libero’ perché trova una popolazione rinforzata dall’immunità data sia dai vaccini che dalle infezioni, laddove con Omicron 5 abbiamo tutti avuto un contatto, quindi abbiamo una memoria immunitaria“. Così l’epidemiologo Donato Greco commenta la ricerca pubblicata su Lancet infectious diseases, dalla quale emerge che Centaurus, non sfugge ai nostri gli anticorpi più della variante Omicron 5 attualmente dominante.

Lo studio “condotto da un gruppo di ricercatori molto forte e molto serio – premette Greco, ex componente del Cts e consulente dell’Organizzazione mondiale della sanità – ci dice che la sottovariante BA.2.75 non è diversa dalla mamma Omicron 5 e che dunque non si costruisce una nuova linea genetica di cellule che fabbricano anticorpi contro nuove varianti ma rimane quella madre. E questo – sostiene l’epidemiologo – non è poco, perché vuol dire che siamo difesi contro nuove aggressioni“.