Condividere i dati radiologici e clinici per trovare soluzioni innovative contro il Covid-19. Questo l’obiettivo di una piattaforma che ha sviluppato metodi innovativi basati sull’Intelligenza Artificiale per predire gli sviluppi clinici della malattia causata da SARS-CoV-2 e personalizzare cosi la terapia.
È AIforCOVID Imaging Archive, a cui oggi hanno aderito in 7 tra ospedali e istituti di ricerca. I dati sono stati raccolti nell’ambito del progetto di ricerca multicentrico no-profit “AIforCOVID”, promosso dal Centro Diagnostico Italiano in collaborazione con Bracco Imaging, e a cui partecipano la Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico (Milano), Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo (Pavia), Azienda ospedaliero-universitaria Careggi (Firenze), ASST Santi Paolo e Carlo (Milano), ASST Fatebenefratelli-Sacco (Milano), ASST Ospedale San Gerardo (Monza), Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza (San Giovanni Rotondo). Disponibile al sito https://aiforcovid.radiomica.it/ AIforCOVID Imaging Archive contiene oltre 1000 esami radiografici del torace di pazienti positivi eseguiti al momento del ricovero.
A ogni lastra sono anche associate informazioni cliniche. L’analisi dei dati e lo sviluppo di algoritmi di Intelligenza Artificiale sono stati effettuati dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova e dall’Università Campus Bio-medico di Roma insieme al Centro Diagnostico Italiano e Bracco Imaging. Grazie a questi algoritmi che permettono d’individuare indicatori quali il rischio di andare incontro a un peggioramento della condizione dei polmoni, i medici riescono a valutare in anticipo la possibile necessità di una eventuale terapia intensiva.
“L’iniziativa – evidenzia la dottoressa Annalisa Simeone, Direttore di struttura complessa di radiologia dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo – ha permesso di mettere al servizio della comunità scientifica radiologica uno strumento con un elevato numero di dati provenienti da grossi Centri italiani”. “Oggi, con la piattaforma -sottolinea Sergio Papa, direttore Imaging diagnostico presso il Centro Diagnostico Italiano- abbiamo la possibilità di dare ulteriore impulso allo sviluppo di studi e alla ricerca e sperimentazione di terapie per fare fronte alla malattia”.