Sono 2,5 milioni i bambini e ragazzi israeliani tornati oggi sui banchi di scuola in Israele, che ha deciso di confermare la riapertura dell’anno scolastico prevista per oggi nonostante i timori di una nuova ondata di contagi di Covid-19.
Secondo le linee guida del ministero dell’Istruzione, chiunque entri in una scuola o in un asilo nido dovrà fornire la prova della vaccinazione o un risultato negativo del test del coronavirus. Già il primo giorno di scuola, però, l’emittente pubblica Kan afferma che più di 90mila studenti sono attualmente in quarantena perché contagiati o entrati in contatto con qualcuno che è risultato positivo.
Difendendo la decisione di riaprire le scuole, il direttore generale del ministero della Sanità, Nachman Ash, ha affermato che la priorità è mantenere l’economia attiva e riportare i bambini a scuola.
”Non credo che sia un azzardo – ha detto Ash a Channel 12 – Penso che stiamo prendendo una decisione in linea la politica del governo. Vogliamo mantenere l’economia attiva e il sistema educativo attivo”.
Tuttavia ha ammesso di prevedere “un aumento (di casi, ndr) con l’apertura delle scuole, ma spero che vedremo un’inversione di tendenza nella prossima settimana o giù di lì”.