Sanità

Covid, Iss, scendono ricoveri in terapia intensiva e in aree mediche

“Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 16,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 27 gennaio) contro 17,3% (rilevazione al 20 gennaio). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 30,4% (rilevazione ministero della Salute al 27 gennaio) contro 31,6% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 20 gennaio)”. E’ quanto sottolinea il report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) con i i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia Iss-ministero della Salute.

In calo i casi rilevati da sintomi

“Rimane stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (652.401 contro 658.168 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in leggero aumento (18% contro 15% la scorsa settimana). È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38% contro 41%) mentre aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (45% contro 44%)”.

Regioni a rischio alto

Secondo i dati della Cabina di regia, scendono a sette a quattro le Regioni classificate a rischio Alto; nove Regioni risultano classificate a rischio Moderato (la scorsa settimana erano 11). Tra queste, tre Regioni sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Otto Regioni sono classificate a rischio basso.

Iss, “Ritardi delle Regioni nell’inserimento dei dati, non esclusa sottostima”

L’Istituto superiore di sanità ha, però, sottolineato che “diverse Regioni e Province autonome hanno segnalato ritardi nell’inserimento dei dati del flusso individuale e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati”.