Sanità

Covid, le Feste fanno paura, rischio arancio a Capodanno

I commenti degli esperti sull’ultimo bollettino della Protezione civile e del Ministero della Salute, quello di ieri, non sono incoraggianti.
I numeri parlano chiaro: 28.632 nuovi contagi e 120 morti. Sono stati processati 669.160 tamponi con un tasso di positività al 4,27%. I ricoverati con sintomi sono 7.520, le terapie intensive occupate sono 923. E le prospettive per le feste non sono incoraggianti.

Brusaferro, “Netta crescita della curva”

Negli ultimi giorni la curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia continua a crescere e questa settimana l’incidenza degli ultimi sette giorni per centomila abitanti è salita nettamente e ha raggiunto il livello di 241.
L’andamento dell’indice di trasmissibilità Rt è sceso da 1,18 a 1,13 per quanto riguarda i pazienti sintomatici ed è rimasto un po’ sotto l’1,1 – questa settimana è 1,09 – per quanto riguarda le ospedalizzazioni.
“Il dato significativo – ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità – è che rimaniamo sopra il livello di 1. E questo porta a un aumento nel numero di casi sia per quanto riguarda le infezioni sia per le ospedalizzazioni. Tuttavia, confrontando l’andamento di questa stagione con quella dello scorso anno, vediamo che i casi notificati, cioè le persone che contraggono infezione hanno raggiunto lo stesso livello del 2020. Mentre le ospedalizzazioni, i ricoveri in terapia intensiva e i decessi, sebbene in crescita, sono inferiori rispetto a quelli dell’anno scorso”.

Tre zone gialle e 18 regioni a rischio moderato

Secondo il report “una Regione è classificata a rischio alto, 18 a rischio moderato e tra queste, tre sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Due Regioni sono classificate a rischio basso”.

Così, come confermato dall’ordinanza firmata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, Veneto, Liguria, Marche e provincia di Trento saranno in zona gialla da lunedì prossimo. E andranno ad aggiungersi a Friuli Venezia Giulia, Calabria e la provincia di Bolzano.

Ma subito dopo Natale, dal 27 dicembre, anche Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna potrebbero finire nella stessa fascia di rischio.

Feste, prudenza, rischio arancio a Capodanno

Insomma, i contagi in Italia sono gli stessi di oltre un anno fa e le conseguenze sono già evidenti nella nuova colorazione della mappa del Paese in vista del Natale, che vede la zona arancione all’orizzonte: il rischio è di un Capodanno sempre più blindato. Tutte le regioni in giallo o in procinto di diventarlo, potrebbero finire in arancione per la fine dell’anno.

Lo scorso anno, con i numeri dei contagi più bassi (ma senza ancora alcun vaccinato), furono fissate per decreto alcune regole da rispettare durante le feste di Natale e con il limite di due adulti non conviventi da poter invitare a casa.
Ecco dunque giungere appelli alla prudenza. Per esempio quello del direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza: “è bene, in vista delle vacanze natalizie, cercare di evitare grandi aggregazioni, mantenere comportamenti prudenti ed effettuare la dose di richiamo di vaccino per aumentare la nostra protezione”.

Figliuolo, “Continuare a essere responsabili”

Anche il Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, ha lanciato un invito a “continuare a essere responsabili” perché “il Natale è un momento di compere e assembramenti”.

Le feste, dunque, fanno paura e aumentano i controlli.

Nel Comitato Nazionale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha disposto un “ulteriore rafforzamento dei dispositivi di vigilanza sull’intero territorio nazionale in vista delle prossime festività natalizie”.