Sanità

Covid, “Mortalità no vax 23 volte più alta di chi ha booster”

Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati è pari a 3,2%, stabile rispetto alla settimana precedente. I dati emergono dal report esteso dell’Istituto superiore di sanità sull’andamento dell’epidemia di Covid-19 in Italia. La probabilità di contrarre una reinfezione risulta più elevata nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose e negli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione, ricorda l’Istituto.

Mortalità no vax 23 volte più alta di chi ha booster

La mortalità per Covid – spiega l’Iss – è 23 volte più alta fra i non vaccinati rispetto a chi è protetto col booster. È il dato contenuto nel rapporto esteso dell’Istituto superiore di sanità. Secondo quanto scrivono gli esperti Iss, il tasso di mortalità per Covid standardizzato per età per i non vaccinati è di 103 decessi per 100mila abitanti ed è 9 volte più alto rispetto a quello dei vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (12 decessi per 100.000 abitanti) e 23 volte più alto rispetto a quello dei vaccinati con booster (4 decessi/100.000). 

Oltre due milioni di U19 contagiati da inizio epidemia e 44 morti

Oltre due milioni e mezzo di bimbi e adolescenti contagiati da Sars-Cov-2 in Italia. Dall’inizio dell’epidemia al 9 febbraio sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid-19 2.528.024 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 13.632 ospedalizzati, 323 ricoverati in terapia intensiva e 44 deceduti. Nella fascia 5-11 anni, in cui la vaccinazione è iniziata il 16 dicembre 2021, al 9 febbraio si registra una copertura con una dose pari a 13,8% e con due dosi pari a 21,5%.