Quasi 50.000 contagi ieri, oltre 200 morti oggi, al picco da marzo per quanto appesantiti dal recupero di parte dei ritardi statistici del weekend: è di nuovo allarme Covid nel Regno Unito, dove la curva dei ricoveri resta per ora entro il livello di guardia, ma il liberi tutti di questi mesi torna a far discutere.
L’aumento di contagi, che fino a qualche giorno fa sembrava inspiegabile, pare sia dovuto ad sottovariante del ceppo Delta essere fino al 10% più contagiosa. Il nome scientifico è AY.4.2.
L’ex commissario per gli alimenti e i farmaci Scott Gottlieb: “Servono ricerche urgenti per capire se questa Delta Plus sia più trasmissibile e abbia una possibile capacità di arginare l’immunità dei vaccini“
Francois Balloux, direttore dell’University College London Genetics Institute, ha dichiarato: “E’ un ceppo potenzialmente più infettivo, che non è ancora confrontabile con quello che abbiamo visto con Alpha”.
Johnson ha sottolineato del resto come la curva dei ricoveri per Covid negli ospedali britannici resti “sostanzialmente piatta”. Mentre un portavoce di Downing Street ha ribadito che il governo tiene “sotto stretta osservazione” i dati sul rimbalzo dei contagi (in aumento in particolare fra gli studenti delle scuole); ma ha precisato che qualsiasi “piano B”, con ipotetico ripristino di alcune restrizioni nella stagione fredda, non sarà preso in esame a meno che la pressione sugli ospedali dell’Nhs torni a impennarsi ai “livelli insostenibili” delle precedenti ondate della pandemia.
Rassicurazioni che sembrano accontentare il grosso dell’opinione pubblica, in un Paese da sempre recalcitrante di fronte a qualsivoglia cautela – mascherine in primis – e apparentemente tutt’altro che desideroso di veder rimesso in discussione la revoca sostanziale di ogni restrizione alla libertà individuale azzardata dal governo Johnson fin dal 19 luglio.