Sanità

Covid, occupazione terapie intensive scende al 12%

Continua, costante, il calo dell’occupazione media, a livello nazionale, dei posti letto Covid nelle terapie intensive degli ospedali italiani che nelle 24 ore – secondo gli ultimi dati dell’Agenzia per i servizi sanitari (Agenas), aggiornati a ieri sera – scende di un punto percentuale, attestandosi al 12%, dopo essere stata stabile per due giorni al 13%.

Il calo in 10 regioni

Nel dettaglio, i dati sulle 24 ore indicano un calo dell’occupazione delle rianimazioni in 10 regioni e province autonome. In particolare, scendono di 2 punti percentuali Toscana (che si attesta al 14%) e Umbria (al 7%); in calo di 3 punti la Basilicata (al 6%), mentre la percentuale si riduce di 1 punto in: Abruzzo (al 13%); Liguria (12%); Lombardia (9%); Marche (17%); provincia autonoma di Bolzano (7%), Piemonte (13%) e Puglia (12%).

In aumento invece il Molise che, con ben 5 punti percentuali in più, raggiunge il 15%; la Calabria con un aumento di 3 punti (15%), e il Friuli Venezia Giulia che risale di 1 punto (al 19%). Le altre regioni non registrano variazioni nelle 24 ore.

Ad oggi le regioni con l’occupazione più alta di pazienti Covid nelle rianimazioni sono il Friuli Venezia Giulia e il Lazio, entrambe al 19%, mentre la Basilicata con il 6% è quella con la percentuale più bassa.