“Non siamo in una quinta ondata, ma il virus è ancora tra noi e ha rialzato la testa. I contagi saliranno ancora per un po’, Pasqua sarà il banco di prova, ma entro fine maggio ne saremo fuori“. La previsione, con i margini di errore che l`arrivo di nuove varianti potrebbe provocare (“ma non voglio fare il menagramo”, dice) è del virologo Fabrizio Pregliasco, docente alla Statale di Milano e direttore sanitario dell`Irccs Galeazzi.
Secondo l’esperto sta accadendo “qualcosa di relativamente atteso”: “la variante Omicron 2 è molto più contagiosa, anche più del morbillo e della varicella, e ha una grande capacità di colpire i giovani e i bambini, nella fascia di età tra 5 e 11 anni abbiamo solo il 34% di vaccinati con due dosi”, sottolinea in un’intervista a Repubblica. “Gli sbalzi termici di questo periodo ci espongono maggiormente ai virus. E a completare il quadro si è aggiunto un abbassamento comprensibile del livello di attenzione”, aggiunge.
Ma non siamo davanti a una nuova ondata. “No, è solo un rialzo dei casi. Ne vedremo la fine entro il 31 maggio”, suggerisce Pregliasco, spiegando che Pasqua “sarà il banco di prova perché ci si sposta di più, ci si incontra”. “Ci sarà ancora una crescita e poi andranno a scemare”, commenta Pregliasco. In estate “avremo una tregua con meno contagi, prima di una ripresa autunnale scontata”.