Sanità

Covid, l’Oms dice no all’uso del plasma dei guariti

Netto no dell’Oms al plasma dei guariti da Covid come terapia per chi ha contratto il coronavirus.

L’Organizzazione mondiale della Sanità, il massimo organismo internazionale, ha espresso “una forte raccomandazione contro l’uso del plasma convalescente in pazienti con malattia grave e una raccomandazione contro il suo impiego in pazienti con malattia grave e critica, tranne che nell’ambito di un trial randomizzato controllato”.

L’indicazione, pubblicata su ‘The Bmj’, arriva dal gruppo di esperti internazionali incaricato di stilare le linee guida dell’agenzia ginevrina.

Il  plasma viene ottenuto da persone con una elevata quantità di anticorpi (immunoglobuline iperimmuni) contro uno specifico microrganismo o antigene (sostanza riconosciuta dal sistema immunitario che provoca la formazione di anticorpi).

In Italia il primo ospedale ad attuare una terapia del genere, nota fin dall’Ottocento, sui pazienti ammalati di Covid fu quello di Mantova dove operavano Giuseppe De Donno e Massimo Franchini, primari, rispettivamente, di pneumologia e immunoematologia.

Nonostante le critiche, De Donno riuscì a ottenere una sperimentazione del suo metodo con l’università di Pavia. Ma la medicina ufficiale, come confermato adesso dall’Oms, non ritenne che quella fosse la cura più indicata per il Covid.

De Donno si dimise da primario e ricominciò come medico di base, ma, inspiegabilmente, il 28 luglio scorso si era tolto la vita, suscitando nuove polemiche.