Sanità

Covid, Palù, “Aspettiamoci altre pandemie da virus animali”



Gli scienziati adesso puntano senza reticenze l’indice contro i potentati economici e chi guida le nazioni cerca di prendere le necessarie misure per evitare il disastro.

“Dobbiamo aspettarci altre pandemie – ha detto ieri in televisione Giorgio Palù, presidente dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco – di virus provenienti da specie animali e che si diffonderanno per colpa del cambiamento climatico e per le offese che stiamo perpetuando nei confronti del pianeta”.

Ma, al contrario di Draghi, Palù, parlando a “Otto e mezzo” su La7, ha detto di essere contrario, come medico e come ricercatore, alla sospensione dei brevetti”.

“Non credo – ha detto – che sospendendo la proprietà intellettuale avremo una risposta. Dove li fabbrichiamo i vaccini? Credo sia più importante costringere le aziende del farmaco, soprattutto quelle che hanno ricevuto fondi pubblici, a un trasferimento tecnologico a Paesi che possono realizzare vaccini e metterli a disposizione a prezzi accessibili”.

E ancora, “i parametri che misurano l’andamento della pandemia sono tutti in miglioramento. La curva sta scendendo in maniera lenta e progressiva – ha detto Palù -, penso che sia molto verosimile che ci potremo togliere le mascherine tra due mesi”.

Sui vaccini il presidente dell’Aifa ha parlato dell’ipotesi di dilatare l’intervallo tra prima e seconda dose.

“Da raccomandazione, le seconde dosi dei vaccini mRna si possono fare dopo 21-28 giorni, si possono estendere fino al quarantaduesimo giorno. Secondo un lavoro recente, dilatando fino a 80-90 giorni la seconda dose, soggetti con più di ottant’anni avevano una risposta anticorpale tre volte superiore”, ha detto Palù.

“Per il momento questa”, però, è solo “un’ipotesi.

La cosa importante è che” le secondi dosi “si facciano come previsto e come indicato, entro i 42 giorni e non oltre”.