“La pandemia ci ha insegnato, tra le altre cose, che il senso della vita è nell’ambito della comunità. Noi con la pandemia abbiamo capito che dovevamo compiere sacrifici fondamentali anche per il bene e la salute dei nostri concittadini. E’, quindi, una visione non individualistica del senso dell’esistenza della comunità. Invece è una visione solidaristica”. A dirlo a Taobuk è il vicepresidente del Csm Fabio Pinelli. “La pandemia ci ha insegnato, per certi aspetti, che la felicità è pubblica – dice – La felicità non è un sentimento individuale. Noi siamo felici se la nostra comunità è felice. Se riusciamo a dare un contributo alla comunità. Altrimenti è una esistenza tutta rivolta a se stessi”.