“Le nuove varianti di Sars-CoV-2 sono tante prove tecniche” che il virus fa nel suo “gioco di sopravvivenza”. Sono il tentativo del coronavirus pandemico, instabile per natura, di trovare ‘versioni’ di sé più convenienti tra quelle che produce per errore replicandosi. Così il virologo Fabrizio Pregliasco spiega all’Adnkronos Salute il trasformismo di Omicron che progressivamente tende a ‘svestire’ i panni di BA.5 per indossare ad esempio quelli di Centaurus (BA.2.75) o di sua figlia Chiron (BA.2.75.2), che uno studio su ‘The Lancet Infectious Diseases’ ha indicato come dotata di “un’ampia capacità di fuga dagli anticorpi neutralizzanti”.
“Il destino è vedere tante varianti e ne vedremo ancora – sottolinea il docente di Igiene all’Università Statale di Milano – Dal punto di vista evolutivo è probabile che non saranno tanto cattive” in termini di capacità di dare malattia grave, “quanto piuttosto più brave, come sembra siano queste ultime, a schivare la risposta immunitaria e quindi a reinfettare persone vaccinate o guarite, com’è la maggior parte della nostra popolazione. Queste nuove varianti permetteranno dunque al virus di continuare la sua opera, agendo però su un ospite che magari non riuscirà a evitare l’infezione, ma nella stragrande maggioranza dei casi potrà a scongiurare le sue forme più pesanti. Da qui l’importanza della vaccinazione, la necessità di non abbassare la guardia” e di rafforzare le difese anche con le dosi booster.
“Covid resterà tra noi – ribadisce il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – Non dobbiamo essere allarmisti, ma neanche eccessivamente lassisti. Dobbiamo essere attenti e rispettosi”.