Sanità

Covid, Rezza, “Terza dose operatori sanitari da over-60”

La vaccinazione” anti Covid “degli operatori sanitari ha due obiettivi: proteggere loro stessi e proteggere anche i pazienti, spesso persone fragili che vanno particolarmente tutelate. L’indicazione è di partire dagli ultrasessantenni perché da quell’età in su, una volta contratto il Covid, aumenta il rischio di sviluppare la malattia in forma grave”. A dirlo è Gianni Rezza, direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute a margine della conferenza stampa organizzata all’Università Sapienza su uno studio condotto dallo stesso ateneo sul vaccino anti Covid-19.

LE MOTIVAZIONI

“Stiamo partendo, come gli altri Paesi europei, coprendo le persone a maggior rischio e questo, chiaramente, andava fatto soprattutto perché le persone molto anziane rispondono di meno al vaccino e perdono più rapidamente anticorpi. Questo è il motivo per cui vanno coperte prima. Quando sarà dato l’ok agli iperfragili? Probabilmente a ottobre, ma rispettando la tabella di marcia: avevamo cominciato con gli immunocompromessi. Ora si tratta di un completamento del ciclo a ‘due dosi più una’. Sarà una campagna di vaccinazione graduale”.