Sanità

Covid, Rezza,”Per ora non si pensa a terza dose per tutti”

“C’è una tendenza buona che è conseguenza della campagna di vaccinazione. Ma bisogna continuare a mantenere la situazione sotto controllo in virtù delle graduali riaperture. Parte del successo che stiamo avendo in questo momento nel controllo dell’epidemia è dovuto non solo alle vaccinazioni ma anche al mantenimento di misure precauzionali di distanziamento sociale e all’uso delle mascherine”. Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza che invita a mantenere alta l’attenzione.

TERZA DOSE

Riguardo la terza dose di vaccino anti-Covid Rezza sottolinea che “l’orientamento in Italia è quello di offrire il richiamo con la terza dose agli over-80 e alle persone nelle Rsa e agli operatori sanitari a partire da quelli over-60. Naturalmente è importante assicurare comunque questa possibilità a tutti i sanitari. E’ possibile che a breve venga emanata una nuova circolare che dia indicazioni piu precise che riguardi i pazienti iper-fragili ma non si pensa per il momento a un richiamo universale su tutta la popolazione“. 

VACCINO SPUTNIK

“Per le persone vaccinate con il vaccino Sputnik, da una parte bisogna garantire il loro diritto a poter avere il green pass ma bisogna anche garantire la comunità che ospita circa la sicurezza. Ci sono dunque 2 ipotesi allo studio: effettuare una ulteriore dose addizionale con un vaccino a mRna in chi è vaccinato con vaccini non riconosciuti dall’Ema, e l’altra via è riconoscere tout court i cicli vaccinali fatti all’estero con questi vaccini. Si stanno valutando le 2 opzioni e nei prossimi giorni verrà presa una decisione in merito”. Così il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.

“Nella mappa europea si iniziano a vedere molte zone verdi, e in Italia l’andamento della curva è molto controllato e la curva continua a decrescere ed in tutte le fasce d’età”. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di regia. “C’è un continuo decremento dei casi anche nella fascia di età inferiore ai 12 anni”, ha aggiunto. 

“Nella indagine flash il 100% dei ceppi sequenziati in Italia si conferma della variante Delta“. Lo ha affermato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del Monitoraggio settimanale della Cabina di regia.