I contagi rallentano. Continua ad attenuarsi l’impatto del coronavirus sulla popolazione e soprattutto sugli ospedali cittadini, messi a dura prova negli ultimi mesi. Da un paio di settimane, infatti, si conferma il trend che vede i reparti covid lentamente svuotarsi.
Al San Marco di Librino, per esempio, dove in Terapia intensiva e in rianimazione, si trovano sempre più posti liberi. Come conferma il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Policlinico – San Marco di Catania Gaetano Sirna.
“In questo momento – afferma – la pressione è diminuita di molto. In pronto soccorso arrivano sempre meno persone affette da Covid e, su 42 posti letto in Rianimazione, dieci sono liberi, e abbiamo quasi 40 posti liberi per i ricoveri ordinari”.
Ospedali meno intasati, dunque, e meno pressione sul personale sanitario, chiamato a grandi sforzi non solo nella prima fase della pandemia ma anche nella seconda.
“I medici stanno rifiatando – sottolinea il direttore generale, che spiega come i numeri migliorati diano la possibilità all’ospedale di riattivare alcuni reparti che erano stati messi in stand-by per essere trasformati in reparti covid -. Stiamo chiudendo alcuni reparti riservati ai pazienti con coronavirus per aprirli ai pazienti non covid – prosegue: ad esempio, chiuderemo il reparto di Medicina generale e, dopo averlo sanificato, lo riapriremo ai pazienti ordinari. In questo momento, abbiamo pressione per tutte le altre patologie di natura medica”.
Tutto questo senza però abbassare la guardia. Ci manteniamo pronti – dice Sirna – andiamo incontro alle esigenze di natura non covid, ma ci aspettiamo la terza ondata”.
Una buona notizia per tutti i cittadini affetti da altre patologie, per cui l’accesso alle cure ospedaliere nei mesi di picco della pandemia è stato difficile.
Infine, il direttore generale si sofferma sui problemi che hanno interessato la struttura in occasione dell’ultimo episodio di maltempo. Un video che ha fatto il giro del web, pubblicato anche dal nostro giornale, ha mostrato un reparto in particolare letteralmente sommerso dall’acqua, per via della rottura di una valvola.
“È stato causato tutto dal difetto di una valvola che si è rotta – ribadisce. Purtroppo il reparto era chiuso e quindi non ce ne siamo accorti, ma in un paio di ore il guasto è stato sistemato e la situazione tornata alla normalità”.