Non chiuderanno, da lunedì prossimo, come precedentemente annunciato, le scuole a Porto Empedocle e Lampedusa-Linosa.
Nei due Comuni dell’Agrigentino, infatti, i duecentocinquanta casi positivi al Covid su centomila abitanti inseriti nel report dell’assessorato regionale alla Salute, comprendono anche i migranti e quindi “non sono computabili quale criterio per determinare la chiusura degli istituti”.
Per questo, poco prima della mezzanotte di ieri, il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato d’urgenza una nuova ordinanza per rettificare la precedente che stabiliva la chiusura degli istituti scolastici in quattordici Comuni siciliani.
Quelli interessati al provvedimento di chiusura sono dunque dodici.
Questo perché, pur restando la Sicilia in “zona gialla”, occorreva attuare le disposizioni contenute nel primo Dpcm del Governo Draghi, che parla appunto di chiusura nei territori in cui si registrano più di duecentocinquanta positivi per centomila abitanti.
La notizia del provvedimento di chiusura delle scuole nell’Isola da lunedì otto a sabato 13 marzo era stata diffusa dalla Presidenza poco dopo le 20.30 di ieri.
Esclusi dall’elenco Porto Empedocle e Lampedusa-Linosa, il provvedimento riguarda dunque dodici comuni, così suddivisi per Comuni:
La valutazione sulla chiusura o riapertura degli istituti scolastici verrà fatta settimanalmente in base ai dati del servizio di Sorveglianza ed epidemiologia dell’assessorato.
Con la stessa ordinanza, visto il crescente numero di casi positivi, è stata disposta l’istituzione della zona rossa a Riesi, nel Nisseno, da sabato 6 a lunedì 22 marzo.
Attualmente sono già “off limits” San Cipirello e San Giuseppe Jato, nel Palermitano.