“Se Musumeci decidesse di agire comunque tramite ordinanza (per dichiarare la Sicilia zona rossa ndr) sarebbe una scelta giusta che andrebbe sostenuta da tutti”.
L’inaspettato supporto al Presidente della Regione è giunto, con un tweet, dal deputato siciliano di Liberi e uguali Erasmo Palazzotto, che aveva primpa puntualizzato: “A decidere se la Sicilia sarà zona rossa saranno i parametri scientifici stabiliti per tutte le altre regioni, è un principio al quale non si può derogare”.
Sollecitato lockdown per due settimane
La richiesta all’Esecutivo nazionale da parte del Governatore di una zona rossa di due settimane era giunta ieri a fronte di una situazione sul fronte dell’emergenza covid che resta sempre critica in Sicilia.
La richiesta sarà valutata oggi nella cabina di regia a Roma.
“Ove la nostra richiesta non dovesse essere accolta – aveva spiegato ieri sera il Governatore – procederò subito con mia ordinanza ad applicare le limitazioni previste per le zone rosse in tutte le aree a maggiore incidenza di contagio”.
Una misura dettata dall’andamento epidemiologico nell’isola dove nonostante un leggero calo dei nuovi casi (1.867 rispetto ai quasi duemila di ieri), il tasso di positività (cioè il rapporto con i tamponi effettuati) si mantiene al 17,3%, oltre sette punti in più della media nazionale.
Un trend preoccupante, come confermano anche i dati settimanali (6-12 gennaio) della Fondazione Gimbe di Bologna, diretta da Nino Cartabellotta.
Nella settimana in esame, i casi nell’Isola sono aumentati del 12,1% rispetto al precedente rilevamento.
Sono 807 i casi ogni centomila abitanti, con un rapporto tra test e positivi che è del 29,9%.
Per quanto riguarda invece il report quotidiano del Ministero della Salute, ieri in Sicilia sono state registrate altri 36 vittime che portano il totale a 2877 deceduti.
I positivi sono 44.865, con un aumento di 188 casi.
Crescono anche i ricoveri negli ospedali: 1.602, 23 in più rispetto a ieri, dei quali 205 in terapia intensiva.
I guariti sono 1.643.
L’istituzione della zona rossa per la Sicilia era già stata sollecitata la settimana scorsa da Musumeci, anche alla luce delle numerose richieste da parte dei sindaci.
E ieri Leoluca Orlando, che è anche presidente di Anci Sicilia, ha invitato a “inasprire le restrizioni per evitare una strage”.
Intanto continuano a moltiplicarsi i focolai nell’isola.
Particolare preoccupazione desta quello che si è sviluppato all’interno del carcere Pagliarelli di Palermo, dove sono stati individuati 31 detenuti positivi quasi tutti asintomatici, tranne uno.
I contagiati sono stati isolati in una zona rossa all’interno della struttura carceraria e contemporaneamente sono scattati i test a tappeto su tutti i reclusi, gli agenti della polizia penitenziaria e il personale.
Un altro focolaio sarebbe scoppiato negli uffici del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Palermo dove, secondo le segnalazioni giunte alla funzione pubblica della Cgil, sarebbero stati registrati almeno dieci casi tra il personale in servizio.