Vaccini, ecco le tre regole per velocizzare la somministrazione

Abbassare l’età di utilizzo dei vaccini Astrazeneca e Johnson e Johnson, semplificare il consenso informato e superare il concetto di validità semestrale per il ‘green pass’. Sono queste le indicazioni della Società Italiana di Igiene (Siti) per accelerare le vaccinazioni contenute in un ‘position paper’ appena pubblicato.

“Si ritiene – scrivono gli esperti – che la somministrazione possa essere effettuata a partire dai 50 anni con la possibilità di estendere a 40 anni per il sesso maschile se ciò permette di anticipare la vaccinazione nei prossimi 30 giorni”. Per quanto riguarda il consenso informato invece gli igienisti raccomandano “un approccio pragmatico all’informazione del vaccinando, in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale attualmente in vigore, gestendo l’acquisizione del consenso di accesso alla vaccinazione con un solo operatore”.

Sempre secondo la Siti la ‘scadenza’ del certificato vaccinale non dovrebbe essere limitata a sei mesi. “Considerata l’ormai accertata evidenza di persistenza di anticorpi neutralizzanti contro SARS-CoV-2 fino almeno a otto mesi dopo la diagnosi di Covid-19, nonché l’attuale assenza di evidenze scientifiche che attestino la durata della protezione anticorpale – scrive la società -, si ritiene opportuno non prevedere, già da ora, la scadenza semestrale della certificazione, in considerazione del fatto che il termine di validità di 6 mesi del certificato a fronte di un beneficio di sanità pubblica ancora non definito e probabilmente minimo, comporterebbe un impatto non trascurabile in termini organizzativi e di compliance della popolazione sulla campagna vaccinale”.