ROMA – A più di un mese dall’inizio della vaccinazione contro il Covid-19 la Società Italiana di Pediatria propone un decalogo con le risposte ai dubbi più frequenti. Il decalogo è realizzato da Rocco Russo, referente Sip per il Tavolo Tecnico Vaccinazioni e da Elena Bozzola, segretario nazionale Sip.
“Il vaccino è sicuro e efficace, ce lo ricordano gli studi nazionali e internazionali, gli organismi regolatori, dall’Aifa al ministero della Salute – spiega Bozzola – tuttavia tra gli operatori socio-sanitari ci sono dei dubbi, delle perplessità, delle domande a cui è importante che anche noi diamo una risposta proprio perché è importante raggiungere una vaccinazione capillare del territorio in modo da proteggere sia gli operatori sia, indirettamente, i nostri piccoli pazienti”.
“No. Il Covid-19 mRna Bnt162b2 (Comirnaty) contiene un Rna messaggero che non può propagare sé stesso nelle cellule dell’ospite, ma induce la sintesi di antigeni del virus Sars-CoV-2 (che esso stesso codifica). Gli antigeni S del virus stimolano la risposta anticorpale della persona vaccinata con produzione di anticorpi neutralizzanti. Il Covid-19 Vaccine Moderna mRna -1273 contiene un Rna messaggero che non può propagare sé stesso nelle cellule dell’ospite, ma induce la sintesi della proteina Spike (S) del virus Sars-CoV-2. La proteina S del virus stimola la risposta anticorpale della persona vaccinata con produzione di anticorpi in grado di neutralizzare il virus, qualora si venga a contatto”.
“In base agli studi effettuati, due dosi del vaccino Covid-19 mRna Bnt162b2 (Comirnaty) somministrate a distanza di 21 giorni l’una dall’altra possono impedire al 95% degli adulti dai 16 anni in poi di sviluppare la malattia Covid-19. Analogamente, due dosi del vaccino Moderna, somministrate a distanza di 28 giorni l’una dall’altra, sono state in grado di impedire al 94,1% degli adulti dai 18 anni, vaccinati, di sviluppare la malattia Covid-19. è importante che vengono effettuate due dosi di vaccino per ottenere una adeguata protezione contro il virus. Al momento non vi sono studi disponibili che dimostrano l’interscambiabilità dei due vaccini”.
“No. La protezione ottimale inizia dopo una settimana dalla seconda dose nel caso del vaccino Covid-19 mRna Bnt162b2 (Comirnaty) e due settimane dopo la seconda dose nel caso del Covid-19 Vaccine Moderna mRna -1273”.
“Le reazioni avverse osservate più frequentemente con il vaccino Covid-19 mRna Bnt162b2 (Comirnaty) sono state dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre. Gli effetti indesiderati più comuni correlati al Covid-19 Vaccine Moderna mRna -1273 sono stati dolore nel sito di iniezione, affaticamento, mal di testa, dolori muscolari, brividi, nausea/vomito. In entrambi i vaccini, le reazioni sono state generalmente di intensità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Si può ricorrere a terapia sintomatica al bisogno”.
“Sì. In base ai dati disponibili, non sussistono problemi di sicurezza per la vaccinazione di persone con immunodeficienza o in trattamento con farmaci immunomodulanti. Anzi, è consigliabile la loro vaccinazione, anche a fronte di una eventuale ridotta risposta anticorpale”.
“Sì. Non vi sono controindicazioni alla vaccinazione di soggetti affetti da diabete, tumori, malattie cardiovascolari o altre patologie croniche. Anzi, è consigliabile la loro vaccinazione in quanto le comorbidità possono predisporre a una forma più grave di infezione da Covid-19”.
“Sì. In base ai dati della letteratura, le persone che soffrono o hanno sofferto di allergia respiratoria e/o alimentare possono vaccinarsi”.
“Sì. La plausibilità biologica suggerisce che in un bambino allattato al seno il rischio conseguente alla vaccinazione Covid-19 della madre sia estremamente basso per cui la vaccinazione Covid-19 attualmente va giudicata come compatibile con l’allattamento”.
“Sì. Non vi sono controindicazioni e non vi è la necessita di sottoporsi ad esami per verificare se si ha contratto l’infezione in precedenza. La vaccinazione non contrasta con una precedente infezione da Covid-19, anzi potenzia la sua memoria immunitaria”.
“No. Si tratta di una fake news”.