Si è parlato spesso di premiare i sanitari che sono rimasti coinvolti nell’emergenza del Coronavirus, e che si sono spesi, lavorando giorno e notte. Molte sigle sindacali si sono mosse per difendere i diritti delle categorie del settore sanità chiedendo ai governi regionale e nazionale forme di incentivo per premiare l’abnegazione mostrata da medici e infermieri. Ieri un primo passo è stato fatto in questa direzione con il governo Musumeci: è stato siglato un accordo tra assessorato e sindacato Ugl regionale. “Tenevamo parecchio affinchè anche la Sicilia, dopo quanto già fatto dalle altre regioni, potesse riconoscere un emolumento una tantum straordinario ai dirigenti, al personale del comparto ed ai soccorritori che in questi mesi è stato duramente a vario titolo impegnato nelle fasi dell’epidemia – hanno dichiarato Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, rispettivi segretari delle federazioni regionali sanità e medici – Si tratta di un fondo tra 35 milioni di euro che, adesso, dovrà essere ripartito in proporzione alle aziende ospedaliere e sanitarie, più la Seus 118, per poi diventare oggetto di discussione in sede di contrattazione decentrata”. Urzì e Lanteri hanno dichiarato che si tratta di un momento importante e si augurano adesso che si possa procedere in tempi brevi alla distribuzione attraverso il criterio delle tre fasce individuato, in base principalmente al grado di esposizione ed al rischio di contagio ai quali i lavoratori sono stati sottoposti.
Parzialmente soddisfatti si dicono i rappresentanti del sindacato Csa- Cisal. “L’accordo siglato rappresenta un piccolo riconoscimento dello straordinario lavoro che è stato compiuto – hanno detto Nicola Scaglione e Giuseppe Badagliacca – sono tante però le questioni che rimangono aperte e per le quali va trovata una soluzione, in primis quelle che riguardano i lavoratori Seus 118 e della sanità privata che hanno contribuito alla gestione ottimale dell’emergenza Covid in Sicilia. Siamo certi che la Regione non dimenticherà il loro grande sforzo”.
La soddisfazione di Fsi-Usae: “Premi saranno e distribuiti in base a tre fasce di rischio: alta, media e bassa intensità”
“Operatori sanitari, infermieri, tecnici, medici e personale Seus 118 della Regione Siciliana riceveranno un bonus fino a 45 euro per turno e fino a 1.000 euro per condizioni di lavoro come riconoscimento concreto e tangibile dell’impegno di questi mesi nella lotta al Covid-19 e l’indennità infettivologica sarà estesa a tutto il personale sanitario fino al 31 luglio 2020”. A comunicarlo è Calogero Coniglio, Segretario Regionale della Fsi-Usae Sicilia Federazione Sindacati Indipendenti organizzazione costituente della confederazione Unione Sindacati Autonomi Europei, a seguito dell’accordo sottoscritto stamattina in piazza Ottavio Ziino a Palermo con l’Assessorato regionale della Salute e i rappresentanti sindacali del personale del Comparto e della Dirigenza Medica.
“D’intesa tra le Organizzazioni Sindacali e l’Assessore regionale della Salute Ruggero Razza e i componenti dello staff dell’assessorato regionale Mario La Rocca, Giuseppe Liberti, Daniele Sorelli e Gaspare Noto – prosegue Coniglio- i premi sono stati parametrati e distribuiti in proporzione in tre fasce di rischio: alta, media e bassa intensità”.
“La competenza, la passione, la professionalità e l’umanità dimostrate dal personale sanitario – sottolineano Salvatore Bracchitta, Renzo Spada, Salvatore Di Natale, Maurizio Cirignotta, Salvatore Ballacchino e Pier Paolo Di Marco, componenti della Segreteria Regionale Fsi-Usae – sono valori indelebili, grazie ai quali molti pazienti sono stati assistiti e curati, anche nei momenti più difficili e complicati dell’emergenza. Un riconoscimento economico necessario per gli operatori sanitari per il lavoro straordinario e per quello che stanno facendo ogni giorno in prima linea per fronteggiare l’emergenza sanitaria Covid-19”.
“Sono 35.964.465 euro le somme previste dai decreti del governo nazionale finalizzate alla premialità per il personale coinvolto nell’emergenza Covid. La Fsi-Usae Sicilia su quel tavolo ha lottato affinché le somme venissero assegnate proporzionalmente anche al restante personale impiegato nei reparti e nei servizi non adibiti a Covid-19 della regione ma che hanno rischiato e continuano a rischiare ogni giorno, senza sapere se i pazienti hanno contratto il virus Covid-19. La Fsi-Usae è riuscita a far inserire nell’assegnazione dei premi anche il personale assunto per l’emergenza con contratto a tempo determinato, lotterà anche per gli incentivi da assegnare al personale della sanità privata. Adesso la contrattazione decentrata definirà le percentuali di ripartizione degli incentivi”, concludono i sindacalisti.