News - Cronaca

Covid, tante vittime anche tra i volontari

ROMA – Il coronavirus non ha risparmiato in questi due mesi neanche i volontari che sono rimasti in prima linea ad aiutare i più fragili. Caritas Italiana ha reso noto che finora 42, tra volontari e operatori, sono risultati positivi al Covid-19 in 22 Caritas diocesane e in 9 Caritas si sono registrati 10 decessi. Le strutture della Caritas non hanno mai smesso di operare, neanche nei giorni più duri dell’emergenza sanitaria, anche se è cambiata la modalità di erogazione dei servizi per cercare di evitare i contagi. Meno mense e più pasti da asporto, per esempio. Ma le richieste si moltiplicano di giorno in giorno e si conferma, come anticipato nei giorni scorsi, il raddoppio delle persone che per la prima volta si rivolgono ai Centri di ascolto e ai servizi delle Caritas diocesane rispetto al periodo di pre-emergenza. Cresce la richiesta di beni di prima necessità, cibo, viveri e pasti a domicilio, empori solidali, mense, vestiario, ma anche la domanda di aiuti economici per il pagamento delle bollette, degli affitti e delle spese per la gestione della casa.

Una situazione dunque molto difficile da gestire e forse anche per questo, una decina di giorni fa, è stato aggredito a Cremona uno storico volontario della Caritas locale. “Siamo allarmati ma intendiamo confermare e continuare il nostro importante impegno” di aiuto, anche se le tensioni “rischiano di aumentare”, ammette don Pierluigi Codazzi, direttore della Caritas diocesana.

Il Covid-19 ha dunque portato il lutto anche dentro le associazioni di volontariato. La Croce Rossa conta una vittima nel bresciano. E per proteggere chi si dedica al volontariato ma è fragile a causa della sua età in queste settimane sono scesi in campo molti giovani: nel 60% delle strutture Caritas sono aumentati i volontari under-34 rispetto a due mesi fa.