Una storia che più triste non si può. E’ quella che, nel 2007, vide protagonista un brasiliano che oggi ha 27 anni. Adottato a 10 anni da una famiglia residente nel cremonese, venne abbandonato dopo appena cinque giorni. Oggi, per i potenziali papà e mamma senza cuore è scattata la condanna.
Abbandonato a se stesso, per il piccolo, manchevole dei necessari mezzi di sussistenza, iniziò un’esistenza dedita al vagabondaggio, caratterizzata da piccoli reati e furtarelli. “La sua vita è ricominciata in carcere, a Modena. Lì ha conosciuto l’avvocato Gianluca Barbiero – si legge – e ha trovato il coraggio di denunciare i genitori adottivi e di farli condannare dal giudice di Cremona Giulia Masci a 3 mesi di reclusione per avergli fatto mancare i mezzi di sussistenza e per essersi sottratti agli obblighi di assistenza e ha stabilito anche una provvisionale di 10mila euro”. La sentenza emessa il 10 gennaio del 2019 confermata dalla Corte d’Appello di Brescia il 24 giugno del 2021.
La coppia nel luglio del 2007 volò in Brasile e il 30 agosto tornò nel Cremonese con la sentenza di adozione del Tribunale di San Paolo. Il 4 settembre però si presentarono dal sindaco del paese dicendo di non voler più adottare il bimbo. I due dissero che aveva puntato un coltello contro il padre adottivo. Il ragazzo invece nella querela ha riferito che “in quei pochi giorni in cui visse nella sua nuova famiglia, la madre adottiva lo picchiò con una cintura dopo una lite con il figlio biologico della coppia. Da quel momento cominciò un percorso travagliato. Fallito ogni tentativo di inserirlo in un’altra famiglia, il piccolo gira per varie comunità. Nel suo vagabondare a Modena, tra il 2016 e il 2017, ha commesso reati per i quali è stato condannato a 1 anno”. Ora il ragazzo è tornato nel Cremonese, dove ha casa e lavoro.