Ambiente

Crescono le aziende “Ecolabel” in Sicilia ma siamo in fondo alla media nazionale

PALERMO – Aumentano i servizi certificati Ecolabel Ue sul territorio siciliano nel 2022, ma rimangono ancora troppo pochi rispetto a buona parte del resto della penisola. L’offerta di prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale, nell’Isola, secondo i dati forniti dall’Ispra, istituto superiore per la ricerca ambientale, riguarda soltanto 16 strutture ricettive e 13 servizi di pulizia degli ambienti interni.

Im crescita il numero di etichette Ecolabel Ue in Sicilia

Tra il 2021 e il 2022 è stata quest’ultima categoria a crescere, di ben cinque unità. È un dato interessante, considerato che nel 2020, appena due anni prima, questa tipologia di servizi era del tutto assente tra le certificazioni rilasciate. Una novità che è stata alimentata anche dalla emanazione dei Cam, Criteri minimi ambientali, introdotti nel gennaio del 2021 per i servizi di pulizia. Il trend negli anni è sicuramente positivo, considerato che nel 2018 il numero di etichette Ecolabel Ue rilasciate in Sicilia erano appena sette, salite a 12 nel 2019, a 16 nel 2020, a 24 nel 2021, rispecchiando la richiesta crescente, da parte degli utenti finali, di un “consumo più sostenibile”.

La forte vocazione turistica del territorio è sicuramente uno stimolo per le aziende a richiedere questa certificazione, a fronte di una richiesta sempre maggiore dell’utenza, in buon numero straniera, di godere di prodotti e servizi che siano rispettosi dell’ambiente. Eppure sul quadro nazionale la Sicilia rimane ancora parecchio lontana dai numeri presenti nelle regioni più virtuose: la Lombardia, prima in classifica, con 23 servizi e 49 prodotti certificati, il triplo rispetto a quanto rilevato in Sicilia.

In Italia nel 2022 414 licenze Ecolabl Ue

A seguire, si trova il Veneto, con 32 prodotti e 16 servizi, e il Piemonte, con appena due servizi in meno. La Sicilia si pone all’ottavo posto nell’elenco generale. Dopo di lei, la Puglia e la Campania, con nove certificazioni ciascuna, e l’Abruzzo, che si ferma a otto. Marche e Molise sono le uniche due regioni dove non si segnalano certificazioni. In totale, le licenze Ecolabel Ue attualmente in vigore in Italia nel 2022 erano 414, con un buon tasso di crescita, considerato che nel 2021 al 31 dicembre erano 342. Ecolabel Ue è una etichetta ecologica volontaria dell’Unione Europea che contrassegna prodotti e servizi a ridotto imbatto ambientale lungo l’intero ciclo di vita garantendo al contempo elevati standard prestazionali.

Tiene conto della vita media di un prodotto, della sua riutilizzabilità e riciclabilità, nonché della riduzione degli imballaggi e del loro contenuto in materiale riciclabile. Le aziende che hanno scelto il marchio Ecolabel Ue contribuiscono attivamente agli obiettivi del new green deal e orientano il mercato verso scelte più ecosostenibili, attuando molti degli elementi dell’economia circolare. I servizi attualmente certificabili con il marchio Ecolabel Ue sono quelli “di ricettività turistica” e di “pulizia”.

I criteri della certificazione sono definiti a livello europeo con un’ampia partecipazione di parti interessate, tra cui associazioni di produttori, di consumatori e ambientaliste, riguardano anche aspetti inerenti la salute e la sicurezza dei consumatori e i principali aspetti sociali ed etici dei processi produttivi. La richiesta della certificazione passa per la presentazione di una istanza da parte dell’azienda, esaminata dalla segreteria e dal supporto tecnico dell’Ispra per la verifica dei requisiti.

Appurato ciò, si può procedere alla delibera della sezione Ecolabel e alla stipula del contratto di licenza da parte del richiedente e del presidente della sezione Ecolabel, a cui segue la concessione del certificato.