Impresa

Creval in prima fila per il sostegno alle imprese

PALERMO – Anche in Sicilia le banche si sono messe in moto per fronteggiare con proprie misure autonome, e non, l’emergenza coronavirus e le sue nefaste conseguenze sul sistema economico e sul tessuto sociale. Tra loro figura in prima linea anche la banca Creval, il Credito Valtellinese, che ha dato seguito alla misura, contenuta nel “Decreto liquidità”, per accedere alle garanzie statali su finanziamenti fino a 25 mila euro per chi è stato danneggiato dalla crisi collegata alle restrizioni per contenere il diffondersi del virus. Prestiti che, è bene evidenziarlo, non sono automatici ma sottoposti comunque alla discrezionalità dell’istituto di credito. Abbiamo contattato i vertici Creval che hanno risposto tramite l’ufficio “Servizio comunicazione e social”.

Il vostro istituto di credito ha attivato queste misure e come vi farete fronte?
“Creval ha già predisposto gli opportuni strumenti al fine di rispondere tempestivamente alle numerose richieste che stanno arrivando circa tale agevolazione, rendendola disponibile in tempi brevi ai clienti che hanno i requisiti.
Il Decreto Liquidità ha posto le banche in prima fila per il sostegno all’economia delle imprese, in particolare grazie alla possibilità di finanziare le aziende tramite l’accesso al Fondo Centrale di garanzia. Relativamente alla misura che prevede finanziamenti fino a 25.000 euro per sostenere le aziende la cui attività è stata danneggiata dall’emergenza Covid-19, si specifica che ha una durata di 6 anni (72 mesi) e prevede un periodo di pre-ammortamento di 24 mesi (in tale arco temporale l’impresa paga solo gli interessi). L’importo finanziato e garantito dal Fondo non può superare il 25% dell’ammontare dei ricavi generati e, comunque, nei limiti dei € 25.000 euro”.

Avete riscontrato nell’attivazione della misura problemi burocratici?
“Come ogni misura definita negli ultimi Decreti ministeriali ci sono alcuni aspetti tecnici da vagliare prima di poter applicare quanto previsto ma, anche grazie al supporto di Abi e del Fondo Centrale di Garanzia, tutti gli strumenti saranno implementati in tempi rapidi per rispondere alle esigenze dei nostri clienti”.

Dal vostro punto di vista come vedete il periodo di emergenza? Come si può far fronte e quali iniziative ha intrapreso o intraprenderà il vostro istituto di credito per aiutare i propri clienti?
“Ricordiamo che queste misure si affiancano a quanto già attuato nelle settimane precedenti: Creval infatti è stato uno dei primi istituti di Credito a concedere ai propri clienti la sospensione, fino a 12 mesi, della quota capitale dei finanziamenti in essere, anticipando la moratoria prevista dal Decreto Cura Italia oltre ad attivarsi tempestivamente su tutte le iniziative a sostegno dell’economia quali l’anticipo CIG, la sospensione dei mutui ipotecari.
Per rispondere a tutte le richieste della clientela, Creval ha inoltre reso disponibili diverse procedure che permettono ai clienti di comunicare con il proprio consulente bancario senza recarsi in filiale: è possibile, tramite home banking, inviare e ricevere documenti e contratti stando comodamente a casa.
Di seguito, un estratto della lettera agli azionisti a firma del Presidente Alessandro Trotter e dell’Amministratore Delegato Luigi Lovaglio presente nel Bilancio 2019: “In questo momento storico, ci troviamo tutti di fronte alla grande sfida della pandemia di coronavirus. La tragica perdita di migliaia di vite umane, il blocco per prevenire l’ulteriore diffusione del virus, che al tempo stesso sta paralizzando l’economia globale, e soprattutto l’enorme incertezza che dobbiamo affrontare, ci stanno imponendo scelte e decisioni in tempi ancora più rapidi. Il settore bancario e Creval hanno un importante ruolo da svolgere a fianco dei Clienti per gestire la fase di emergenza e supportare la ripartenza, garantendo che le nostre economie continuino a operare nonostante le enormi difficoltà.
È ancora troppo presto per valutare con precisione gli impatti economici e sociali di quanto sta accadendo, ma è indubbio che le conseguenze si faranno sentire. L’unica cosa di cui possiamo essere certi è che Creval farà la sua parte.
Il percorso di cambiamento avviato lo scorso anno ha reso la nostra organizzazione più flessibile e agile, e questo ci consente di sentirci più preparati per affrontare anche questa sfida. Creval gode di una base patrimoniale molto solida, ha un profilo di rischio basso ed è focalizzata sul business tradizionale. Possiamo contare, inoltre, sulle importanti competenze dei nostri Dipendenti e sui nostri valori, che ci consentono di restare ben ancorati a terra anche in presenza di forte vento”.