“Il rapporto sulla criminalità minorile del Servizio analisi criminale della Direzione Centrale della Polizia criminale traccia un quadro che purtroppo non sorprende ma deve profondamente preoccupare, per l’incremento delle segnalazioni (oltre il 15 per cento in dodici anni), l’offensività dei reati contestati, in particolare le denunce e gli arresti per violenza sessuale, aumentati del 6,59 per cento e la rilevata assenza, nella maggior parte degli episodi, di empatia nei confronti delle vittime”. Così in una nota Michela Vittoria Brambilla, presidente della commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.
“Si conferma opportuna – aggiunge – la scelta che abbiamo fatto in commissione di approfondire, con due distinte indagini, le cause del degrado materiale, morale e culturale nella condizione dei minori, con focus sulla diffusione di alcool, nuove droghe, aggressività e violenza, e l’impatto di internet e delle nuove tecnologie sulla salute psicofisica dei minori. I social, infatti, sono spesso utilizzati per coinvolgere i più giovani in attività criminali. Nell’ambito della prima indagine sarà essenziale audire il ministero dell’Interno”.