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Crisanti, “In Italia politica favorisce contagio, troppe aperture”

Non siamo sulla buona strada per l’uscita dalla pandemia, anzi continuando così stiamo creando il terreno per una nuova variante del tutto resistente ai vaccini” è l’opinione del microbiologo Andrea Crisanti, che in un’intervista a La Stampa assicura che “la protezione con la doppia dose cala dal 94 al 64 per cento” come segnala uno studio israeliano secondo cui anche il vaccino Pfizer sarebbe meno efficace.

Per cui “conferma i dati inglesi e cioè che la variante Delta infetta i vaccinati e si trasmette più pericolosamente“.

Insomma, sostiene Crisanti, “per i non vaccinati si fa dura, perché sono più esposti al virus. Per i vaccinati invece resta importante mantenere le misure di sicurezza, perché esiste la possibilità di reinfettarsi” e “per questo bisogna vaccinarsi tutti il più in fretta possibile, ma raramente può accadere di ammalarsi comunque”.

Il guaio, secondo lo studioso, è che circa la durata dell’immunità “dopo otto mesi non ne sappiamo nulla. È quella che gli inglesi definiscono ‘terra incognita’”, tuttavia – aggiunge Crisanti – “la curva cresce, ma viene frenata dal caldo e dai vaccini, anche se la popolazione è ancora troppo poco protetta”.

Secondo Crisanti, gli unici modelli vincenti nella lotta al virus sono “Taiwan, Singapore, Australia e Nuova Zelanda“, mentre la Cina “è un regime opaco, senza dati certi”. L’Italia? “Non contrasta il contagio per decisioni politiche che rifiuto di commentare”.

Il sospetto del professore è che per non abbattere ripresa e turismo si stiano allargando le maglie in maniera aventata. “Come l’anno scorso del resto, sottovalutando i rischi per l’autunno. L’Italia era e rimane in una condizione di vulnerabilità. Il tracciamento all’italiana non funziona”. “La curva cresce – conclude -, frenata dal caldo e dai vaccini, anche se la popolazione è ancora troppo poco protetta. A settembre avremo un ritorno dei contagi più evidente”.

Oltre alla variante Delta, all’orizzonte si profila anche quella Epsilon, la “californiana”: “Sembra pericolosa, ma deve ancora dimostrare sul campo la sua capacità trasmissiva. Ci potrebbe essere in futuro una nuova variante che combini contagiosità della Delta e resistenza della Epsilon”. Sarebbe un bel guaio, perché ci costringerebbe a ricominciare da capo: “Si aggiornano i vaccini, si mette in campo un tracciamento vero e, mi permetto di aggiungere, si mandano a casa gli attuali politici”.