Politica

Crisi di Governo: Mattarella respinge le dimissioni di Draghi. Mercoledì riferirà in Aula

Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato ufficialmente la volontà di rassegnare le proprie dimissioni.

Si tratta della decisione assunta dall’ex governatore della Bce nonostante la fiducia incassata dal Governo a seguito del voto sul dl Aiuti del primo pomeriggio in Senato.

A favore 172 senatori, contrari 39 e 0 astenuti. I presenti in Aula erano 212, a votare sono stati 211 senatori: la maggioranza richiesta era di 166 voti. Come previsto, il M5S non ha partecipato al voto

La visita al Quirinale e le dimissioni non accolte

Draghi si è intrattenuto al Quirinale per un’ora con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo il voto e si è poi presentato in Consiglio dei ministri alle ore 18,15, annunciando le dimissioni.

Draghi, dopo il Cdm, si è presentato nuovamente dal Capo dello Stato il quale, tuttavia, non ha accolto le dimissioni. Lo si legge in una nota diffusa in serata dal Quirinale.

Mattarella a Draghi: “Riferisci in Parlamento”

Lo stesso Mattarella ha chiesto al presidente del Consiglio Mario Draghi di recarsi in Parlamento “per rendere comunicazioni” per effettuare “una valutazione della situazione che si è determinata a seguito degli esiti della seduta svoltasi oggi presso il Senato della Repubblica”.

Dimissioni Draghi, l’intervento in Cdm

“Buonasera a tutti, voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico”, ha esordito in Cdm il premier.

“Venuto meno il patto di fiducia”

La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo Governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di Governo”.

“In questi giorni da parte mia – ha proseguito – c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente“.

Draghi: “Non c’è più compattezza”

“Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di Governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia.

Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie”, ha concluso Draghi.

Dimissioni Mario Draghi, le reazioni

Vedrete che tenteranno nelle prossime ore di immaginarsi un’altra alchimia, di capire se c’è un’altra maggioranza, di tentare di portare avanti l’accanimento terapeutico di questa legislatura, sulla pelle della nazione”, commenta Giorgia Meloni, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte di Mario Draghi.

“Noi siamo una repubblica parlamentare, puoi cambiare il Governo, ma è il Parlamento che bisogna tornare a eleggere, per una maggioranza coesa per fare le cose di cui c’è bisogno, per fare le cose coraggiose”, dice ancora Meloni.

“In parole semplici abbiamo bruciato la migliore (e forse ultima) riserva della Repubblica nel momento in cui il paese ne aveva più bisogno. La follia italiana è tutta qui“, scrive Così Carlo Calenda su Twitter.

“Complimenti al M5S per aver fatto questo guaio mentre c’è una crisi in corso, la guerra è ai confini dell’Europa, la borsa già è crollata oggi, lo spread è salito e c’è un’impennata dei prezzi delle materie prime. E’ da irresponsabili aver provocato questo caso, con un’arroganza e ricatti inaccettabili, afferma il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.

Mercoledì sarà la giornata decisiva, non oggi. In Parlamento, alla luce del sole, tutte le forze politiche dovranno dire agli italiani cosa intendono fare”, dichiara il ministro della Cultura, Dario Franceschini, uscendo da palazzo Chigi al termine del Cdm.

“Ora ci sono cinque giorni per lavorare affinché il Parlamento confermi la fiducia al Governo Draghi e l’Italia esca il più rapidamente possibile dal drammatico avvitamento nel quale sta entrando in queste ore”. Così Enrico Letta su twitter.

Serve un momento di chiarezza e mercoledì, in Parlamento, dinanzi al Paese ogni forza politica dovrà assumersi le sue responsabilità”, commenta Debora Serracchiani, capogruppo PD alla Camera.

UE: “Con Draghi collaborazione costruttiva”

Anche se la Commissione Europea “non commenta mai gli sviluppi politici negli Stati membri”, la presidente Ursula von der Leyen “ha ripetutamente sottolineato la stretta e costruttiva collaborazione con il presidente del Consiglio Mario Draghi”. Lo sottolinea il portavoce capo dell’esecutivo Ue, Eric Mamer. Von der Leyen “si attende di continuare a collaborare con le autorità italiane su tutte le politiche e le priorità dell’Ue”, conclude. 

L’Ue ha “forti relazioni” con l’Italia a prescindere dalla situazione politica interna, ma “in questi mesi, per più di un anno, siamo stati molto lieti di avere una grande maggioranza in Italia, con una leadership così forte di Mario Draghi. Spero sinceramente che possa durare”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, in un’intervista a Bloomberg Tv.

Brunetta: “Bene ha fatto Mattarella a respingere dimissioni”

“Con dolore abbiamo ascoltato le parole pronunciate dal presidente Draghi in Consiglio dei ministri. Comprendiamo e rispettiamo le sue decisioni, ma abbiamo, altresì, il dovere di esperire qualsiasi tentativo che possa portarlo a un ripensamento. Bene, dunque, ha fatto il presidente Mattarella a respingere le sue dimissioni e a invitarlo a presentarsi in Parlamento per rendere comunicazioni”. Lo scrive su facebook, il ministro per la Pubblima amministrazione, Renato Brunetta.

”Le forze politiche che hanno a cuore il bene del Paese devono sentire la responsabilità di chiedergli di continuare la sua azione e quella del suo Governo. L’Italia, in questi difficili momenti, non può fare a meno di Draghi. Mercoledì sarà il giorno della verità, davanti agli italiani”, conclude Brunetta.

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