Caltanissetta e tutta la Sicilia sono da mesi ostaggio di un’emergenza che sta mettendo in ginocchio agricoltori, famiglie e attività commerciali. Ci sono zone, come contrada Niscima, dove l’acqua non arriva da tre mesi; e i turni di distribuzione in altri quartieri della città, si allunga da 11 a 15 giorni.
Oggi a scendere in piazza, ed ad organizzare una manifestazione di protesta, sono stati gli studenti. Il corteo è partito da piazza della Repubblica e si è concluso in piazza Garibaldi.
“Abbiamo deciso di manifestare di domenica per dimostrare che non si tratta di evitare la scuola, ma di un impegno vero e sentito. In alcuni istituti è mancata l’acqua è quella che arriva invece è anche sporca. L’acqua è un diritto che non può essere rimandato, e l’emergenza è troppo seria per concedersi pausa”, dice Karolo Minglino organizzatore della manifestazione del Liceo Classico.
Alla manifestazione hanno partecipato molte associazioni e movimenti politici, ma anche il gruppo delle donne che nei giorni scorsi ha protestato davanti la sede di Caltaqua.
“Abbiamo bisogno di soluzioni concrete e immediate. Oggi facciamo un appello alla politica regionale e al governo nazionale: non possiamo più aspettare. È il momento di affrontare questa crisi con investimenti seri nelle infrastrutture idriche e un piano a lungo termine per garantire il diritto fondamentale all’acqua.
L’acqua è vita, e senza di essa la nostra terra muore”, dice uno dei manifestanti.