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Crisi idrica, stop al bypass da Messina a Taormina: scoppia la polemica

Dopo un’estate di polemiche per il vettoriamento, sarebbe stato chiuso il bypass dal quale Taormina attingeva l’acqua di Amam, secondo l’accordo siglato nei mesi scorsi tra il Comune guidato da Cateno De Luca, l’azienda che gestisce il servizio idrico a Messina e la Siciliacque Spa. Il sindaco di Taormina precisa “per l’ennesima volta, che il servizio è stato sempre regolato dalla convenzione vigente, che prevedeva il rifornimento idrico a Taormina da parte di Siciliacque. È importante ricordare che questa convenzione è nata per far fronte all’impossibilità tecnica di servire alcune zone del territorio comunale di Taormina da parte di Siciliacque tramite l’acquedotto Alcantara dal punto di consegna in contrada Cuculunazzo”, rimarca De Luca.

“A seguito di numerosi incontri tra Siciliacque, il Comune di Taormina, AMAM e l’Assemblea Territoriale Idrica di Messina, è stata individuata una soluzione tecnica che ha previsto la realizzazione di un bypass e il ruolo di semplice vettoriamento da parte di AMAM, con l’obiettivo di consentire a Siciliacque di fornire a Taormina la risorsa idrica prevista dal contratto di fornitura tra il Comune di Taormina e Siciliacque. Grazie a questa soluzione, Siciliacque ha potuto fornire a Taormina una quantità ridotta d’acqua, 14/ ls a fronte dei 60/ls previsti per contratto di fornitura tra Taormina e Siciliacque, a beneficio di tutti gli altri comuni serviti dalla condotta. Già dalla fine di agosto, Siciliacque ha gradualmente ridotto la fornitura d’acqua, fino alla cessazione definitiva del servizio nei giorni scorsi. Questa decisione è stata motivata da una ottimizzazione delle risorse idriche locali, grazie all’individuazione di una nuova fonte di approvvigionamento idrico, il nuovo pozzo Sifone che a seguito della certificazione della potabilità dell’acqua poteva essere utilizzato, in caso di necessità, nel giro di qualche ora con apposita ordinanza sindacale”, rimarca De Luca.

Crisi idrica, le precisazioni di De Luca

“A qualcuno ancora sfugge che Taormina da oltre vent’anni usufruiva del soccorso estivo di circa 8/ls da parte di Amam, soccorso rimasto in vigore per Giardini Naxos e non più necessario invece per il comune di Taormina. Lo abbiamo ripetuto fino alla nausea e continueremo a ripeterlo: a rifornire Taormina è stata Siciliacque come da convenzione. Acqua pagata da Taormina e destinata per contratto di fornitura a Taormina. Chiunque ancora oggi si ostini ad affermare il contrario lo fa esclusivamente in mala fede e con dolo a danno della collettività e della verità. Non ci aspettiamo certamente un grazie per aver fatto risparmiamiare 50/ls con l’introduzione del bypass al precario sistema di gestione e distribuzione delle risorse idriche regionali, ma non possiamo accettare il solito sciacallaggio (questo ormai sembra essere il suo Mestiere!) della senatrice Musolino che sfugge ai confronti sul merito delle questioni preferendo continuare a svolgere il ruolo di leonessa da tastiera”, conclude De Luca.

Crisi idrica, Musolino: “altra battaglia vinta”

“L’acqua dei messinesi torna a Messina. Anche se la notizia ancora non è ufficiale, possiamo dire che finalmente è stato chiuso il by pass (che mai doveva essere stato aperto) che cedeva acqua a Taormina. Stiamo parlando di quel “vettoriamento” inventato per giustificare che Messina dava la sua acqua a Taormina mentre la città era senz’acqua creando innumerevoli disagi ai cittadini, “vettoriamento” mai approvato dal Consiglio Comunale di Messina che si è lasciato scavalcare dal sindaco di Taormina, un’altra città, una cosa inaudita e mai vista nella storia dei comuni italiani”, è quanto afferma la parlamentare Dafne Musolino.

“Dopo il ripristino del Corpo della Polizia Municipale di Taormina, un’altra battaglia vinta. Non sono riuscite le offese e gli insulti ricevuti a fermarmi. Ora mi aspetto che i consiglieri di Messina chiedano l’accesso a tutti gli atti che hanno riguardato la questione e facciano chiarezza su un’altra barbarie amministrativa in quanto l’Amam nasce per servire Messina e non Taormina. Mentre scrivo questo post, sto volando per il Senato a Roma, perché ovviamente tutte queste questioni non finiscono qui”, conclude Musolino.

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