Continua l’avanzata della brigata Wagner verso Mosca.
Il capo dei mercenari, Yevgeny Prigozhin, ha lanciato un appello a “fermare” il comando militare del Cremlino, affermando di avere 25mila uomini pronti a morire e invitando i russi, in particolare i soldati, a unirsi a loro.
Scontro totale, dunque, con Vladimir Putin, con il capo di stato che ha già minacciato azioni ritorsive nei confronti di chi si unirà al comando paramilitare, accusando Prigozhin di “alto tradimento”.
Le truppe e le attrezzature del gruppo paramilitare Wagner “si stanno spostando attraverso il territorio della regione di Lipetsk”. Lo scrive su Telegram il governatore del Lipetsk, Igor Artamonov. “Le forze dell’ordine e le autorità, comprese quelle dei comuni, stanno adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza della popolazione. La situazione è sotto controllo. Non ci sono guasti nel funzionamento delle infrastrutture critiche”, ha aggiunto
“Tutti gli scopi e gli obiettivi della operazione militare speciale” in Ucraina “saranno raggiunti” nonostante “la tentata ribellione armata” in Russia. Lo afferma il ministero degli Esteri russo in una nota. Lo stesso ha poi messo in guardia i Paesi occidentali dal volere usare la situazione interna russa per “raggiungere i loro scopi russofobi”. Lo si legge in un comunicato. “Siamo convinti – si legge ancora nella nota – che in un prossimo futuro la situazione troverà una soluzione”.